Semi di lino: efficaci per combattere la stitichezza

I semi di lino sono un valido aiuto per favorire il benessere intestinale. Vediamo insieme quali sono le tante proprietà e come usarli

I semi di lino sono un ottimo alimento per combattere la stitichezza. Sono ricchi di proprietà benefiche e nutrienti, anche per l’intestino. Vediamo quali sono le principali proprietà e come usarli.

Semi di lino: proprietà

Questi semi sono un ingrediente naturale che non dovrebbe mancare nelle nostre case. L’olio, per esempio, ricco di Omega Tre e vitamina E, è un ottimo antinfiammatorio e antiossidante. Aiuta a ripulire il sangue favorendo così la corretta funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio.

Sono composti per lo più da fibre e mucillagini: queste aiutano a calmare le infiammazioni, stimolano il sistema immunitario e soprattutto sono una grande aiuto nel caso di problemi legati alla stitichezza. Avere in casa questo prezioso alimento aiuta a migliorare il benessere generale del nostro organismo. Hanno proprietà emollienti e protettive, utili sia per combattere le infiammazioni interne che per il benessere della pelle.

Le mucillagini sono sostanze vegetali che hanno un forte potere lassativo, per questo sono un valido aiuto contro la stitichezza. Le fibre, inoltre, trattengono le tossine presenti nel corpo favorendone l’espulsione prima che vengano assorbite.

Semi di lino: stitichezza

La stipsi, o stitichezza, è un disturbo gastrointestinale molto diffuso, soprattutto tra le donne con più di 65 anni. La causa principale è la poca quantità di fibre assunte, anche se può essere provocata da altri fattori. Questi semi, grazie sopratutto alle fibre e alle mucillagini, migliorano i movimenti dell’intestino, favorendo quindi il transito intestinale.

Le mucillagini, quando arrivano nello stomaco, rendono più densi i liquidi che le circondano, formando una specie di pasta che stimola i movimenti intestinali, il tutto senza danneggiare i tessuti dello stomaco. L’effetto non è però immediato, bisogna attendere fino a 3 giorni prima di trarne giovamento. Un’assunzione costante, comunque, favorisce il benessere dell’intestino e aiuta a prevenire le costipazioni.

Affinché l’organismo possa assorbire tutti i nutrienti è importante frantumare i semi. Il loro resistente involucro, infatti, arriva integro all’intestino e viene poi espulso. I semi si possono tritare utilizzando un macina caffè o un mortaio. Considerato che gli acidi grassi si deteriorano facilmente, è meglio tritare i semi al momento. Per favorire la salute dell’intestino, si può ricorrere al gel. E’ sufficiente mettere i semi in un bicchiere d’acqua e lasciarli riposare tutta la notte. Al mattino, l’acqua sarà diventata un composto gelatinoso, da assumere a digiuno. Si può mescolare questo composto nel latte, nei succhi di frutta oppure nello yogurt.

Si possono assumere anche semi macinati grossolanamente, l’importante è spezzare le fibre per permetterne la digestione. Si può così creare una sorta di purea con due cucchiai di tali semi, dell’acqua e della frutta tritata, meglio se prugne. Questo composto va bevuto la mattina e la sera.

Semi di lino: controindicazioni

Ci sono alcuni casi in cui il loro uso è sconsigliato. Per esempio, non sono adatti nella dieta di bambini piccoli, mentre le donne in gravidanza dovrebbero chiedere il parere del medico prima di assumerli. In soggetti affetti da malattie degenerative, i semi potrebbero avere effetti opposti a quelli soliti e causare pericolose ostruzioni intestinali.

Alcuni effetti collaterali che possono manifestarsi nel primo periodo d’uso, sono flatulenze e senso di pesantezza. Come nel caso del carbone vegetale, anche l’associazione di questi semi con altre sostanze farmacologiche va ponderata perché potrebbero interferire con cure in atto. Sono sconsigliati a chi soffre di sindrome del colon irritabile e di diverticolite.

I migliori semi di lino

Scegliere i semi che fanno al caso proprio può essere più complicato del previsto. In commercio, infatti, ce ne sono molte versioni: integrali, lavorati e macinati. Quelli integrali sono ottimi come panatura o come guarnizione del gelato. Quelli lavorati possono sostituire in alcune ricette la stessa farina, e si possono usare per preparare il pane e le crepes. E’ possibile anche acquistare direttamente l’olio da assumere come integratore alimentare.

Quando scegliamo questo prodotto, è bene leggere sempre le etichette e preferire quello con la maggiore concentrazione di nutrienti. Questi semi possono essere gialli oppure marroni: si è soliti preferire i primi, ritenuti più adatti per la morbidezza del guscio. Meglio scegliere semi da agricoltura biologica.

Ricordiamo che su Amazon troviamo sia i semi che l’olio, comodamente ordinabili da casa.

Semi di lino: altri benefici

Questi semi non sono solo un ingrediente importante della dieta, ma anche un alleato della nostra bellezza. E’ possibile creare dei cosmetici molto utili per il benessere della pelle e dei capelli.

Maschera per capelli

Hanno un forte potere lisciante e districante. Con un cucchiaio di semi e dell’acqua distillata è possibile creare una fantastica maschera. I semi vanno sistemati in un pentolino e coperti con l’acqua distillata, si porta a bollore per 15 minuti e si lascia riposare a temperatura ambiente per 12 ore. Il gel che se ne ricava va applicato sui capelli umidi e lasciato in posa per venti minuti.

Maschera viso

Questa maschera può essere applicata su tutti i tipi di pelle, da quella grassa e impura a quella secca. Gli ingredienti sono:

  • 2 cucchiai di semi
  • un cucchiaio di miele
  • quattro cucchiai di acqua calda

Tritate i semi e mescolateli al resto degli ingredienti. Applicare sul viso e lasciare in posa 15 minuti.

Struccante

Semplicemente mischiando l’olio di semi con l’acqua di rose si ottiene uno struccante delicato ed efficace per tutto il viso.

Maschera anti-age

Mescolate in una ciotola due cucchiai di semi e un cucchiaio di miele, aggiungete una tazza di acqua calda e due cucchiai di crusca. Applicate la maschera ottenuta sul viso e lasciate in posa per 15 minuti.

Scritto da Sabrina Rossi

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