Nuovo studio: Zika può sopravvivere per 8 ore fuori dal corpo dell’ospite?

Il virus di Zika viene trasmesso generalmente dalla puntura di zanzara, ma rappresenta anche una malattia che può essere trasmessa tramite rapporto sessuale. La madre incinta può trasmetterlo al bambino, si può essere contagiati anche attraverso le trasfusioni di sangue. Gli scienziati hanno scoperto che alcuni disinfettanti riescono ad uccidere il virus in appena 15 secondi.

Il virus di Zika può essere trasmesso dalla puntura di zanzara e tramite rapporto sessuale. Gli scienziati hanno scoperto che alcuni disinfettanti uccidono il virus in appena 15 secondi.

Il virus di Zika è di nuovo sui notiziari, forse ne avete sentito parlare? E’ il virus che ha fatto dichiarare al Brasile lo stato di emergenza sanitaria nazionale solo qualche mese prima che 500.000 visitatori internazionali arrivassero in occasione delle Olimpiadi del 2016. Questo virus ha dominato la scena con storie su madri infette i cui bambini sono nati con microcefalia e altri gravi problemi cerebrali, così come i pazienti affetti da Zika con la sindrome di Guillain-Barré. Persino i ricercatori medici sono molto perplessi riguardo a questo tipo di virus perché non è una malattia comune trasmessa solamente dalle zanzare.

Innanzitutto, sebbene il virus Zika venga trasmesso generalmente dalla puntura di zanzara, rappresenta anche una malattia che può essere trasmessa tramite rapporto sessuale. La madre incinta può trasmetterlo al bambino, si può essere contagiati anche attraverso le trasfusioni di sangue. Nel 2016, è stata presentata una nuova ricerca, al meeting annuale dell’American Association of Pharmaceutical Scientist (AAPS), che ipotizza una possibile trasmissione del virus anche a livello ambientale.

Il primo caso umano di Zika risale al 1952. Si ritiene che il virus sia stato trascurato per la maggior parte del ventesimo secolo credendo che fosse semplicemente un’altra malattia trasmessa dalle zanzare come nel caso della febbre dengue o del virus chikungunya. Prima del 2007, erano stati diagnosticati solo 14 casi di Zika, ma a partire da quell’anno, la prima ondata registrata di Zika ha colpito il 73 per cento degli abitanti delle Isole Yap, in Micronesia. Da quel momento, il virus Zika si è diffuso in Polinesia e in America, ma in tutto questo tempo, nessuno ha sospettato che si trattasse di una malattia che si può prendere anche da un bancone infetto.

“Zika può sopravvivere anche su superfici dure e non porose fino a 8 ore, dura di più nel caso in cui vi sia la presenza di sangue nell’ambiente,” afferma il dottor Steve Zhou, ricercatore del nuovo studio, in un comunicato stampa pubblicato prima della presentazione. Comunque, non ci sono solo notizie terribili, gli scienziati hanno anche esaminato possibili misure da adottare per disinfettare le superfici potenzialmente affette dal virus. Questa nuova ricerca ha analizzato come Zika risponda ad alcuni disinfettanti tra cui l’alcool isopropilico, la candeggina, l’ammonio quaternario e l’acido peracetico. Gli scienziati hanno scoperto che questi disinfettanti riescono ad uccidere il virus in appena 15 secondi. Tuttavia, la candeggina e l’acido peracetico sono meno efficaci nel caso in cui siano presenti tracce di sangue.

“I dati sono stati di fondamentale importanza per quanto riguarda gli operatori sanitari e i ricercatori” ha affermato Zhou. “Bisogna sopportare il carico organico dell’ambiente come il sangue, ad esempio, prima di trarre conclusioni sull’efficacia di un determinato prodotto in grado di uccidere il virus”.

Scritto da Marta Carena

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