Cosa mangia Kevin Durant? La dieta

Kevin Durant rivela la sua dieta: scopriamo cosa mangia il cestista statunitense dei Phoenix Suns

Kevin Durant cestista di punta in NBA, 35 anni di Washington negli Stati Uniti, gioca come ala piccola o grande nei Phoenix Suns. Ma come si tiene in forma e cosa mangia? Ecco la dieta Durant.

Cosa mangia Kevin Durant? La dieta

Kevin Durant, superstar dei Suns, cestista di punta in NBA, con una carriera di tutto rispetto alla giovane età di 35 anni si domanda come mai la gente non lo includa tra i migliori giocatori di basket di tutti i tempi. Ma ripercorriamo in breve la sua carriera in ascesa: Durant di Washington negli Stati Uniti è stato 2 volte campione NBA e due volte MVP delle Finals, due volte medaglia d’oro alle Olimpiadi, MVP di un Mondiale, MVP di una stagione regolare NBA.

Ha giocato una stagione di college NCAA per i Texas Longhorns ed è stato selezionato come seconda scelta assoluta dai Seattle SuperSonics al draft NBA 2007. Si è trasferito da Oklahoma City a Oakland e questo ha attirato un po’ di critiche. Il 10° marcatore nella storia dell’NBA, dopo aver subito un grave infortunio al tendine d’Achille alle NBA Finals del 2019, Durant si è unito ai Brooklyn Nets come free agent quell’estate. A seguito di disaccordi con il front office dei Nets, ha richiesto una trade durante la stagione NBA 2022-23 ed è stato ceduto ai Phoenix Suns il 7 febbraio 2023.

E’ oggi considerato uno dei più grandi giocatori NBA e attaccanti di tutti i tempi. Ma come si tiene in forma e mantiene alte le prestazioni in campo? Alto 212 cm per 109 kg di peso, spesso chiamato solo KD, le sue iniziali, segue una routine alimentare importante per la salute generale e le prestazioni quanto l’allenamento, se non di più. KD lo sa ed è per questo che da anni ha uno chef personale. La sua dieta prevede 3 pasti principali più spuntini: ecco una sua giornata alimentare.

Colazione: consiste in una frittata con verdure come spinaci e pomodori. Durant mangia anche pane tostato con frittata e verdure fresche. In questo modo si assicura di assumere una quantità sufficiente di proteine, grassi e carboidrati all’inizio della giornata.

Pranzo: è il pasto dopo l’allenamento. KD mangia pesce a pranzo quasi ogni giorno. Di solito preferisce la bistecca al salmone, ma spesso sceglie anche la spigola, il pesce gatto o le capesante. Il pilaf di riso integrale è un contorno ed è un’ottima fonte di carboidrati complessi.

I carboidrati complessi hanno un effetto minore sulla secrezione di insulina e quindi non si verificano grandi salti e cali di energia dopo aver consumato riso integrale. Anche insalate, verdure e condimenti fanno parte del suo pranzo.

Cena: mentre il pranzo è quasi sempre a base di pesce, la cena è solitamente a base di carne magra. Mangia carne bianca di tacchino e pollo, oppure hamburger di manzo e bistecche con pochi o nessun carboidrato, tranne prima della partita.

Quando il giorno dopo ha una partita, Durant mangia riso, pasta o qualche carboidrato complesso. Dato che gli piacciono così tanto i frutti di mare, a volte li mangia anche per cena. Inoltre le verdure grigliate a basso contenuto di carboidrati fanno sempre parte della sua cena e spesso beve un frullato di frutta dopo il pasto.

La dieta di Kevin Durant: cosa mangia la star NBA?

Kevin Durant annoverato tra le stelle dell’NBA, cestista nel ruolo di ala dei Phoenix Suns, a 35 anni può dirsi fiero e soddisfatto della sua carriera, ancora tutta da vivere. Uno dei migliori giocatori NBA in assoluto al livello di star mondiali, noto anche come KD, ha fama mondiale nei Phoenix Suns della National Basketball Association.

Kevin si è sempre distinto per la sua altezza. All’età di 10 anni era già alto come un adulto medio. Durant, come visto, dona tanta attenzione all’alimentazione quanto all’allenamento, se non di più. Nella dieta di Durant non mancano cibi sani e biologici, come atleta non salta mai i pasti giornalieri e aggiunge uno spuntino tra un pasto e l’altro. Kevin mangia anche tanta frutta e verdura. E l’allenamento? 

KD, come è conosciuto sul campo, prepara il suo corpo per gli sforzi che lo attendono. Anche l’allenamento per la mobilità di caviglie, ginocchia e parte superiore del corpo fa parte della sua routine. I suoi allenatori si concentrano anche sulla mobilità della colonna vertebrale e sulla resilienza del core per ridurre la probabilità di infortuni e ottenere la stabilità necessaria per tirare da varie posizioni. 

Naturalmente, anche altre parti del corpo traggono grandi benefici dal lavoro sulla mobilità. La cosa più importante è mantenere gambe, schiena e spalle forti, mentre i muscoli pettorali ricevono più attenzione durante lo stretching che durante l’allenamento della forza.

Scritto da Chiara Sorice

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