La dieta alimentare per contrastare la sindrome premestruale

Soffri della sindrome premestruale? Ecco svelata la dieta alimentare da seguire per ridurre i sintomi.

La sindrome premestruale colpisce molte donne ogni mese prima dell’arrivo del ciclo. La SPM comporta spesso problemi fisici e mentali come stanchezza, ansia, irritabilità, malumore. Ecco quale dieta alimentare seguire per contrastare la sindrome premestruale.

La dieta alimentare per contrastare la sindrome premestruale

Le donne che ogni mese soffrono di sindrome premestruale (SPM) si trovano a soffrire di stanchezza, ansia, irritabilità, gonfiore, malumore che può arrivare a somigliare a delle manifestazioni depressive, nonché mal di testa e dolore al seno. Ma ci sono delle precauzioni quotidiane che, se attuate con regolarità, possono aiutare a diminuire questi sintomi, in particolar modo quelli associati al tono dell’umore. Per esempio modificare la propria dieta.

Prima di tutto bisogna eliminare alcuni elementi dalla nostra dieta, come il sale, l’alcol e il caffè. Alcol e caffè, infatti, influenzano sensibilmente il riposo notturno, mentre, per quanto riguarda il sale, l’attenzione non deve riguardare solamente quello utilizzato per cucinare ma soprattutto, le percentuali contenute in cibi lavorati, conservati o precotti dove potrebbe essere presente in concentrazioni piuttosto elevate.

Tra la verdura la più indicata in questo periodo del mese è quella a foglia verde (cicoria, catalogna, erbette, tarassaco, radicchio e cardi), ricca di ferro e vitamine del gruppo B, indispensabili per combattere la stanchezza e per favorire il drenaggio dei liquidi. L’apporto di ferro può essere anche favorito dalla carne rossa, da consumare al sangue eliminando le parti grasse.

Anche la frutta a guscio può essere un importante alleato contro la sindrome premestruale: si possono dunque insaporire le proprie ricette con noci, nocciole e mandorle al fine di contribuire all’apporto di magnesio e di acidi grassi polinsaturi omega-3.

Di fondamentale importanza nel periodo premestruale è l’assunzione di cibi contenenti carboidrati complessi, prodotti ricchi di fibre che contengono zuccheri naturali; per via delle loro proprietà, vengono assorbiti dall’organismo gradualmente, evitando quei picchi dei livelli di glicemia che possono avere influenza sull’umore. Tra questi si possono, per esempio, scegliere l’avena, le patate, la zucca o le lenticchie.

Molto importante anche l’assunzione di calcio e vitamina D. Il calcio si trova in cibi come lo yogurt, il latte, i formaggi (meglio se magri) e i prodotti a base di soia, mentre la vitamina D è presente in particolare in alcuni tipi di pesce, come le sardine e il salmone e nel tuorlo d’uovo.

Infine il consiglio più semplice ma anche più importante è sempre quello di bere tanta acqua che aiuta a ridurre il gonfiore e aiuta i processi digestivi.

La dieta alimentare e la sindrome premestruale: consigli

Durante la fase premestruale, è consigliabile seguire la dieta alimentare indicata precedentemente. Ma non solo. Per limitare i sintomi fastidiosi e talvolta invalidanti, è consigliato seguire corsi yoga, pilates o qualsiasi altra forma di rilassamento, in modo che oltre al fisico ne possa beneficiare anche la psiche.

Praticare esercizio fisico costante: lo sport è un rimedio particolarmente efficace per l’umore; rilassarsi ed allontanare lo stress: l’ansia e la preoccupazione possono aggravare i sintomi mestruali.

Acquisire tecniche di respirazione e di meditazione può essere utile per diminuire il senso di ansia ed irritabilità che caratterizza il periodo premestruale; Perdere peso in caso di sovrappeso/obesità; Controllare la fame preferendo alimenti integrali (pasta, riso) e ricchi in fibre (lenticchie e ceci). Dormire almeno 7 ore per notte.

Scritto da Chiara Sorice

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