Liquirizia, i benefici sulla pressione

Anche se la liquirizia è utile per contrastare la pressione bassa, occorre fare attenzione alle quantità per evitare effetti collaterali

La liquirizia viene ricavata dalla radice della pianta omonima, appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Possiede numerose proprietà benefiche, ma è conosciuta soprattutto per gli effetti positivi che provoca sulla pressione sanguigna.

Liquirizia: gli effetti sulla pressione

Gli effetti sulla pressione che la liquirizia esercita dipendono da una particolare sostanza contenuta nelle radici della pianta: la glicirrizina. Tale sostanza è una componente zuccherina il cui potere dolcificante è stimato essere tra le 50 e le 100 volte superiore a quello dello zucchero. Non a caso, alla liquirizia viene attribuita un’azione ipertensiva.

Proprio per tale motivo, chi soffre di ipertensione deve fare attenzione alle quantità di liquirizia che consuma.

L’effetto ipertensivo della radice si esplica a livello epatico e renale dove un metabolita dell’acido glicirrizico riduce il metabolismo dei corticosteroidi attraverso l’inibizione dell’enzima 11-B-idrossisteroidi-deidrogenasi. Ciò aumenta l’attività del cortisolo e dell’aldosterone a livello, inducendo nell’organismo uno stato di iper-pseudo-aldosteronismo.

I due ormoni, così, aumentano la ritenzione di sodio e la perdita di potassio da parte dell’organismo a livello dei reni, aumentando di conseguenza la pressione.

Per determinare questo effetto, con conseguente aumento dei rischi per la salute, sono sufficienti 50 gr di liquirizia al giorno per un periodo compreso tra le due e le quattro settimane.

Pressione e liquirizia: le giuste quantità

La liquirizia può essere reperita in commercio sottoforma di bastoncini da masticare, a pezzi per tisane e decotti, in succo o in polvere.

Considerando che circa 10 grammi di radici di liquirizia corrispondono a 1 grammo di glicirrizina, si stima che il limite di assunzione debba essere pari a mezzo grammo di glicirrizina al giorno.

Considerando ciò, il succo di liquirizia, le caramelle e i bastoncini, se consumati con regolarità, fanno superare il limite oltre il quale si verificano effetti importanti sulla pressione. Occorre, quindi, fare sempre attenzione alle quantità.

Pressione e liquirizia: controindicazioni

Come già anticipato, occorre fare attenzione alle quantità di liquirizia che si consumano per evitare spiacevoli effetti legati alla pressione, come ipertensione arteriosa o insufficienza renale cronica. In particolare, coloro che soffrono già di queste malattie, dovrebbero evitare del tutto il consumo di liquirizia.

Inoltre, occorre fare attenzione a non assumere il prodotto naturale insieme a farmaci antiaritmici, pillola anticoncezionale, corticosteroidi, lassativi, diuretici e farmaci per la pressione alta. Infine, la liquirizia andrebbe evitata anche in gravidanza e allattamento.

In caso di dubbio, conviene sempre consultare un medico.

Scritto da Renata Tanda

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