Placebo: di cosa si tratta e perché si utilizza in medicina?

L'effetto placebo può risultare particolarmente efficace in caso di disturbi con una importante componente psicosomatica

Il termine placebo è usato nella medicina moderna per indicare qualsiasi sostanza o terapia medica che risulti innocua, priva di qualunque attività terapeutica intrinseca.

Placebo: caratteristiche ed effetti

Il placebo può avere un effetto terapeutico intrinseco, senza che questo dipenda dalla sua attività biologica. Molti studi hanno evidenziato come somministrare acqua zuccherata ad un paziente facendola passare per sciroppo per la tosse produca degli effetti terapeutici importanti.

La convinzione del paziente che l’acqua zuccherata sia effettivamente sciroppo per la tosse può ottenere, grazie all’auto-condizionamento, la guarigione completa dal disturbo.

Ciò produce il cosiddetto effetto placebo, termine che indica l’effetto curativo di qualcosa che nella realtà non ha alcuna proprietà terapeutica.

Da cosa dipende?

L’efficacia dell’effetto placebo dipende dall’autosuggestione dei pazienti, ma non solo. Riprendendo l’esempio di prima, se l’acqua zuccherata non cura in alcun modo la tosse, il convincimento che si tratti di un farmaco efficace innesca nel paziente un complesso di reazioni che lo aiutano a guarire dal disturbo. Il paziente, quindi, deve essere convinto di assumere una cura efficace e deve riporvi fiducia.

Per una guarigione completa, oltre alla risposta psicologica, vi è anche una reazione biologica complessa. Infatti, se il paziente dal punto di vista psicologico reagisce positivamente alla terapia, il suo sistema nervoso libera specifiche sostanze endogene dalle proprietà auto-curative. Tra queste vi sono ad esempio le endorfine, i neurotrasmettitori e gli oppioidi endogeni che attenuato il dolore. Anche il sistema immunitario è fortemente influenzato dallo stato psicologico del soggetto, oltre a diversi ormoni che dipendono dai livelli di stress.

Utilizzi

L’effetto placebo risulta particolarmente efficace nelle patologie a rilevante componente psicosomatica, come emicrania, insonnia, cefalea, ansia e colon irritabile. In tutti questi casi si è registrato un miglioramento della patologia fino all’80% dei casi.

La somministrazione del placebo può avere scopo curativo o può tornare utile anche per soddisfare il desiderio di un paziente di ricevere una terapia in realtà non necessaria.

Scritto da Renata Tanda

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