Quando preoccuparsi dei livelli di ferro basso

Il ferro basso nel sangue può dare sintomi ben precisi. Quando è utile preoccuparsi?

Il ferro è un elemento fondamentale per il benessere del nostro corpo, per questo è importante che sia presente nel sangue nei livelli adeguati. Sia livelli troppo alti che troppo bassi possono causare diversi problemi che potrebbero condizionare la qualità nella nostra vita. In questo articolo vediamo insieme da cosa è causato il ferro basso, i sintomi che porta e in che modo possiamo intervenire per ripristinare i valori standard.


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Ferro basso

Nella maggior parte dei casi la carenza di ferro è causata da una dieta poco equilibrata. Ci sono tuttavia alcune patologie o trattamenti farmacologici che possono provocarne un abbassamento, con tutte le conseguenze del caso. Nel caso delle donne, per esempio, si può avere carenza di ferro attraverso la perdita di sangue durante il ciclo mestruale. Per questo è importante in quei giorni aggiustare l’alimentazione in modo tale che si introducano cibi naturalmente ricchi di ferro o eventualmente usare degli integratori naturali.

la sintomatologia con cui si presenta una carenza di ferro è molto ampia: si va da giramenti di testa a ronzii alle orecchie, formicolii, stanchezza, pallore, battito cardiaco accelerato, pressione bassa, polso debole e frequente, mal di testa, respiro affannoso. Essendo sintomi piuttosto comuni, non è immediato riconoscere la carenza di ferro: l’unico modo per capirlo è eseguire delle analisi del sangue. E’ importante riconoscere subito il problema perché a lungo andare può causare complicanze anche gravi per la qualità della nostra vita, per esempio una regolazione scorretta della temperatura corporea, un abbassamento della soglia del dolore, scarsa concentrazione e un sistema immunitario più debole.

Ferro basso cosa fare

Si tratta ovviamente di un problema da non sottovalutare, soprattutto se legato ad altre patologie. quando ci troviamo in presenza di ferro basso nel sangue, in che modo possiamo agire? Per esempio apportando alcune modifiche alla nostra dieta introducendo cibi che abbiamo quantità maggiori di questa elemento, per esempio i legumi, la carne (facendo attenzione a non esagerare con la carne rossa), alcuni tipi di verdura a foglia verde e frutta secca. Aumentare l’apporto di vitamina C è, inoltre, essenziale. Questa, infatti, aiuta il ferro ad essere più biodisponibile nel nostro organismo. Ciò vuol dire che l’organismo lo assorbirà di più e in modo migliore.

Spesso i medici consigliano di utilizzare integratori di ferro. Questi sono acquistabili in farmacia, in erboristeria, nei supermercati più comuni, oppure su internet. Siti come Amazon mettono in vendita prodotti molto interessanti. Vediamone alcuni a titolo esemplificativo. Il Ferro attivo Lineavi è un tipo di integratore utile anche per i vegani. La confezione contiene con 120 pastiglie. Non contiene solo ferro, ma anche vitamina C ed altri tipi di minerali che permettono al nostro corpo di stare in salute. Vi sono, inoltre, 8 vitamine del gruppo B, utili al benessere del nostro corpo.

Un altro prodotto interessante è marcato Vegavero. Si tratta di un integratore multivitaminico e multiminerale particolarmente utile a prevenire la carenza di vitamine. Esso aiuta a combattere spossatezza, stanchezza stagionale, cali di attenzione e malanni stagionali, così come a rafforzare il benessere delle ossa. Su Amazon lo troviamo ad un costo di circa 17 euro. Contribuisce a regolare le funzioni del nostro sistema immunitario e mantiene il nostro corpo in buona salute.

Un alternativa è l’integratore liquido di Floradix che contiene erbe ricche di ferro e vitamine essenziali per il nostro benessere.

Scritto da Sabrina Rossi

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