Sintomi del Morbo di Alzheimer: come riconoscerlo

L'Alzheimer non è necessariamente una malattia che colpisce in vecchiaia. Anche soggetti più giovani possono presentare i primi sintomi.

L’Alzheimer è una malattia che insorge normalmente in età avanzata, ma che in alcuni casi colpisce soggetti tra i 40 e i 50 anni. I sintomi sono una generale e progressiva perdita di memoria e mutamenti nell’umore e nelle relazioni sociali.

Morbo di Alzheimer

Il morbo di Alzheimer è una demenza che comporta perdita di memoria e radicali cambiamenti nel comportamento. I sintomi compaiono lentamente e sono sempre più gravi. Tale malattia non è necessariamente collegabile con l’invecchiamento, anche se sicuramente il fattore di rischio massimo è proprio l’aumento di età. Circa il 5% delle persone colpite da tale morbo riscontrano i sintomi a partire dai quarant’anni, mentre gli altri dopo i 64 anni.


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Ad oggi questa malattia è ancora incurabile, ma i trattamenti esistenti agiscono sui sintomi e cercano di rallentarne la progressione e molto si sta facendo per la ricerca. Anche le cause non sono ben comprese: si è scoperto che la malattia è associata a placche amiloidi nel cervello, ma non se ne conosce il perché.

Qualcosa si può probabilmente fare a livello preventivo: modificare stili di vita può ridurre e proteggere dalla malattia; in particolare stimolare la mente, fare esercizio fisico ed avere una dieta equilibrata sono elementi essenziali per cercare di prevenire il morbo.

Sintomi Alzheimer

Le persone che soffrono di Alzheimer presentano dei sintomi specifici; in particolare queste persone hanno una progressiva perdita della memoria che va a sconvolgere la vita quotidiana. Problemi che prima erano facilmente risolvibili, ora sembrano impossibili. Spesso hanno difficoltà a maneggiare denaro e non riescono a elaborare giudizi ponderati.

Per loro risulta difficile far fronte agli impegni famigliari, del lavoro e anche a quelli del tempo libero: ciò li porta a rinchiudersi sempre più in se stessi e a tagliare i rapporti sociali. I malati di Alzheimer hanno difficoltà a capire immagini visive e i rapporti spaziali e hanno anche problemi notevoli nel parlare e nello scrivere.

Alzheimer precoce

Una ricerca compiuta in una università dell’Arizona, ha riscontrato forme di Alzheimer in ragazzi di vent’anni, prima ancora che comparissero i primi sintomi. Si tratterebbe di forme ereditarie e la ricerca è importante perché permetterebbe di iniziare la terapia prima che il danno al sistema nervoso sia troppo esteso.

Alcuni soggetti indagati presentavano una mutazione genetica di un gene che renderebbe certo lo sviluppo del morbo. Dall’analisi del liquido cerebrospinale si sono evidenziati alti livelli di beta-amiloide e le immagini hanno rilevato alcune zone del cervello con ridotta materia grigia.

Uno dei ricercatori ha spiegato che “Queste scoperte suggeriscono che i cambiamenti cerebrali inizino molti anni prima della manifestazione clinica del morbo di Alzheimer e ancora prima della deposizione delle placche amiloidi. Emergono nuove domande sui precoci cambiamenti cerebrali coinvolti nella predisposizione all’Alzheimer e sull’estensione in cui possono essere individuati per future terapie preventive”.

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