Lo stretching aiuta a prevenire infarto e ictus

Lo stretching per prevenire infarto e ictus è una pratica molto utile per mantenere il benessere dell'organismo.

Lo stretching per prevenire infarto e ictus risulta davvero molto efficace. Lo stretching risulta infatti un’arma di prevenzione utile contro le malattie cardiovascolari di vario genere. I risultati di questa pratica sono molto soddisfacenti e per questo potrebbero a breve essere inseriti nei protocolli di prevenzione e di riabilitazione di ictus, infarto e arresto cardiaco. Scopriamo come praticare lo stretching allo scopo di migliorare lo stato di salute del nostro organismo.

Stretching per prevenire infarto e ictus

Lo stretching migliore per prevenire infarto e ictus è lo stretching passivo a gambe e braccia. Lo stretching passivo è anche chiamato streatching statico ed è la versione più conosciuta e più semplice da praticare. Lo scopo è quello di allungare i singoli muscoli oppure un intero gruppo di muscoli. Si può praticare sia in piedi che seduti, una volta aggiunta la posizione massima che si riesce a ottenere, la si mantiene per alcuni secondi.

Lo streatching passivo non è faticoso da praticare e aiuta molto ad aumentare l’elasticità dei muscoli. Nel caso in cui desideriate allungare i muscoli ancora di più, vi suggeriamo di farvi aiutare da un’altra persona.

Esiste anche lo stretching attivo: questo avviene quando si contrae il muscolo antagonista. Con questo tipo di stretching potrete allungare il muscolo contraendo il muscolo antagonista. Non esiste il rischio che vi facciate male perché sarete proprio voi a controllare l’intensità della contrazione e quindi dell’allungamento. Questo tipo di stretching è quello maggiormente utilizzato dagli atleti in quanto migliora i movimenti funzionali.

Alcuni esercizi di stretching

La cosa fondamentale quando si pratica lo stretching è riuscire a mantenere la posizione per 10-30 secondi senza fare movimenti troppo bruschi e rapidi. Vi suggeriamo di non praticare questo allenamento se soffrite di infiammazioni come tendinite, cervicale e lombalgia in fase acuta.

Per svolgere il primo esercizio, restate in piedi e flettete la testa lateralmente a destra. Con la mano destra afferrate il polso sinistro e tiratelo leggermente verso il basso in modo da mettere in tensione i muscoli del trapezio e della spalla.

Potrete anche mettervi supini con la schiena aderente al pavimento. Piegate le gambe mantendo le piante dei piedi saldi a terra per circa 30 secondi. In alternativa, sempre da supini, mettete le mani dietro al collo tenendo le gambe piegate e i piedi saldi a terra. Inspirate ed espirate facendo aderire la schiena al pavimento. Sempre mantenedo la stessa poszione di questo esercizio, potete allungare la parte posteriore della nuca piegando la testa in avanti per 20 secondi.

Da seduti, piegate la gamba destra con il tallone vicino al lato esterno dell’anca. Piegate poi la gamba sinistra portando il piede all’interno della coscia destra e mantenete la posizione per almeno 10 secondi. Ripetete lo stesso esercizio anche dall’altra parte.

Scritto da Elisa Cardelli

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