Svapare senza nicotina: fra scienza e strumenti, le possibilità di successo

Svapare senza nicotina potrebbe non avere alcuna controindicazione per la salute.

Riuscire a smettere di fumare utilizzando la sigaretta elettronica è uno degli argomenti forse più dibattuti in campo medico-scientifico degli ultimi dieci anni. Al punto che, in merito all’efficacia di questo innovativo dispositivo da svapo, si è espresso perfino Umberto Veronesi, l’oncologo italiano più stimato e autorevole probabilmente a livello mondiale sui tumori e sulla loro prevenzione.

In particolare, il tema della sua analisi riguardava la possibilità di successo di svapare senza nicotina, che potrebbe non avere alcuna controindicazione per la salute. In pratica, il funzionamento delle e-cigarette prevede la vaporizzazione, e la conseguente inalazione, di liquidi aromatizzati da svapo, ai quali può essere aggiunta una quantità di nicotina variabile.

I fumatori più incalliti che vogliono provare a smettere di fumare passando alle sigarette elettroniche, probabilmente inizieranno con una percentuale più alta di nicotina (la quantità massima consentita dalla legge è di 20mg/ml), poiché è questa la sostanza che determina l’insorgenza della dipendenza dal fumo. Chi fuma meno sigarette, invece, inizierà con una quantità più bassa, fino a diminuirla del tutto.

A questo proposito, in commercio esistono i liquidi senza nicotina, disponibili anche su https://www.svapostore.net, il cui utilizzo parrebbe non fare male all’organismo poiché privi della sostanza tossica.

I vantaggi di svapare senza nicotina secondo la scienza

In un’intervista del 2014, il professor Umberto Veronesi definì la sigaretta elettronica come una sigaretta tobacco free, sottolineando la mancanza di tabacco in questo dispositivo elettronico che, già dieci anni fa, aveva raggiunto grande popolarità in Italia.

Senza la presenza del tabacco, non avviene la combustione, dunque non vengono sprigionate nell’aria e, soprattutto, all’interno dei polmoni, tutte quelle sostanze ampiamente conosciute come cancerogene. Un vantaggio non di poco conto, dunque, poiché l’ingresso di questo dispositivo ha favorito la riduzione del consumo di tabacco in Italia e nel mondo, nonché il responsabile di quasi trentamila morti all’anno.

Veronesi si dichiarò, dunque, molto ben predisposto a riconoscere alla sigaretta elettronica la capacità di riuscire a fare smettere di fumare le persone, poiché si è inserita nel mercato dello svapo come un’alternativa discreta ma in grado di far traballare la stabilità del monopolio di Stato, nelle cui mani si trova il commercio del tabacco e di tutti gli accessori ad esso collegati.

Dopo aver condotto degli studi accurati sugli effetti e sui vantaggi della sigaretta elettronica sulle persone che desideravano smettere di fumare, Veronesi e il suo team hanno riconosciuto il grande potenziale delle sigarette senza tabacco come supporto per smettere di fumare. Supporto che, comunque, deve arrivare anche dal settore medico-sanitario, poiché per allontanarsi dalla sigaretta tradizionale bisogna anche affidarsi ad un percorso di disassuefazione guidato dai medici.

Smettere di fumare con la sigaretta elettronica? Si può

Tra le ricerche condotte da Veronesi e dall’Istituto Europeo di Oncologia, ce n’è una che ha prodotto dei risultati significativi nell’arco di sei mesi. Su 70 pazienti fumatori che volevano raggiungere l’obiettivo di smettere di fumare tabacco selezionati dai ricercatori, 36 sono stati assistiti in questo percorso solo dal personale medico, mentre ai restanti 34 è stato concesso di introdurre la sigaretta elettronica senza nicotina come aiuto aggiuntivo per riuscire a liberarsi dal vizio del fumo.

Alla fine dell’esperimento, questi sono stati i risultati ottenuti: il 60% dei fumatori che hanno utilizzato anche l’e-cig ha smesso di fumare, mentre solo il 32% di quelli supportati solo dai medici ci è riuscito.

In conclusione, gli studi di Veronesi sono partiti dall’analisi della e-cigarette come metodo efficace per abbandonare definitivamente la sigaretta con tabacco nei soggetti già fumatori, ma non avevano l’obiettivo di promuovere l’utilizzo della sigaretta elettronica da parte dei neofiti. I benefici per i fumatori sono molti (senza considerare l’eliminazione dell’alquanto dannoso fumo passivo), ma l’oncologo non si è espresso a prescindere in favore all’uso dell’e-cig, seppur senza mai demonizzarlo, riconoscendone il potenziale.

Sul successo di smettere di fumare riducendo gradualmente la quantità di nicotina, grazie alla possibilità data dalle sigarette elettroniche, la comunità scientifica pare essere totalmente d’accordo.

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