Meditazione: come praticarla correttamente

La meditazione, se praticata con costanza, contribuisce in maniera significativa al nostro benessere psicofisico

La meditazione è fondamentale per il nostro organismo, perché giova al nostro benessere psicofisico, facendoci sentire in pace con noi stessi e con l’ambiente circostante. La meditazione, infatti, aiuta a rigenerare corpo, mente e spirito, insegnandoci ad affrontare con più serenità i cambiamenti e le avversità della nostra vita.

Come praticare la meditazione

Chi si approccia per la prima volta alla meditazione potrebbe essere un po’ confuso e non avere le idee chiare. Partiamo dal presupposto che non esiste una tecnica unica per meditare e i metodi sono i più svariati. Addirittura, alcune tecniche di meditazione si contraddicono a vicenda: alcune suggeriscono di meditare stando fermi e di contemplare, altre invece suggeriscono il movimento e l’esternazione. Il risultato finale, però, è sempre e solo uno: il benessere psicofisico.

Tipologie

La meditazione zen è la tecnica di meditazione più diffusa e conosciuta. Si pratica stando seduti a gambe incrociate, schiena dritta e occhi chiusi. Ci si concentra sul respiro profondo e sulla staticità, focalizzandosi sul presente. In questo modo di acquisirà una maggiore consapevolezza, capacità di osservazione e autocontrollo.

La meditazione mindfulness si basa su tre concetti: osservare e non giudicare, concentrarsi sul presente e la trasparenza emotiva. In questo modo ci si concentra sul qui e ora e si è in grado di analizzare le proprie azioni senza preconcetti. Questo porta all’annullamento del dolore grazie alla consapevolezza e alla totale accettazione di sé stessi.

La meditazione camminata si pratica mentre si è in movimento e si cammina. Facendo questo, si riesce a svuotare la mente da pensieri superflui durante il tragitto e si arriva a destinazione con la mente più libera e lucida rispetto al punto di partenza. Praticare tale disciplina aiuta a disciplinare la mente, a riorganizzare i pensieri e a trovare la pace nella quotidianità.

La meditazione trascendentale si pratica attraverso la recitazione di un mantra, una preghiera a scelta più adatta a noi. Bisogna recitare il mantra a occhi chiusi, ogni giorno per un determinato periodo di tempo. Grazie a questa pratica, si ritrova l’armonia con il nostro essere e con ciò che ci circonda, oltre ad un senso di tranquillità e pace interiore.

La meditazione vipassana ha origini antiche. È chiamata anche meditazione consapevole perché si basa sulla consapevolezza della respirazione. Per praticarla, si deve focalizzare tutta l’attenzione su un oggetto e sui suoi movimenti. Questo permette di elevare la spiritualità ad uno stadio superiore e ci donerà una nuova visione della vita.

La meditazione kundalini si basa sui chakra. Il suo obiettivo finale è quello di risvegliare l’energia kundalini, una forma di energia attorcigliata a spirale alla base della nostra colonna vertebrale. I sette chakra, se risvegliati, aiutano ad accentuare i benefici e amplificano la sensazione di benessere. Facendo ciò, si ottiene la piena realizzazione di sé, procurandoci gioia, energia e vitalità.

Scritto da Renata Tanda

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