Cardio-oncologia: un campo in rapida evoluzione

Esplora l'emergere della cardio-oncologia e il suo impatto sui pazienti oncologici nel contesto delle nuove ricerche e pratiche cliniche.

Negli ultimi anni, la cardio-oncologia ha acquisito un’importanza sempre maggiore nel panorama medico. Ma cosa comporta esattamente questa disciplina? Si occupa della gestione delle complicanze cardiologiche che possono manifestarsi nei pazienti oncologici, un tema che ha visto una notevole crescita nella letteratura scientifica. I dati ci raccontano una storia interessante: circa il 20-30% dei pazienti oncologici sviluppa complicanze cardiologiche, sia durante che dopo i trattamenti. Questo scenario ha reso la cardio-oncologia un argomento cruciale per specialisti e ricercatori.

Un incremento significativo nella ricerca

Nel 2010, il numero di articoli scientifici sulla cardio-oncologia era davvero modesto, con solo sette pubblicazioni. Tuttavia, in un decennio, il numero è schizzato a 371, un incremento superiore al 5.000%! Non sorprende quindi che il primo Congresso Europeo di Cardio-Oncologia si svolgerà il 20 e 21 giugno a Firenze, una città storica e un centro di eccellenza in questo campo. L’Italia si distingue a livello mondiale, occupando il secondo posto per numero di pubblicazioni scientifiche sulla cardio-oncologia. Questo primato è ulteriormente confermato dalla partecipazione della Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano al congresso, dove presenterà il suo innovativo modello integrato di diagnosi e cura. L’Unità di Cardiologia dell’Istituto, sotto la direzione di Alberto Paolo Barosi, ha infatti sviluppato un sistema all’avanguardia per gestire il rischio cardiologico nei pazienti oncologici.

Un modello integrato di cura

Il modello elaborato dall’Istituto Nazionale dei Tumori non si limita a proteggere la salute cardiaca dei pazienti durante i trattamenti oncologici; si propone anche di ottimizzare i tempi di attesa e i disagi logistici. Attualmente, circa il 30-40% dei pazienti seguiti dall’Unità proviene da fuori regione, rendendo cruciale una gestione rapida ed efficiente. Per affrontare questa sfida, l’Istituto ha organizzato in un’unica giornata tutti gli accertamenti cardiologici necessari prima del ricovero, riducendo così i tempi decisionali e clinici. Questo approccio non solo migliora l’esperienza dei pazienti, ma contribuisce anche a una gestione più efficace delle risorse sanitarie.

Nuove frontiere della cardio-oncologia

Il congresso ESC sarà un’importante occasione per discutere le nuove frontiere della cardio-oncologia. Temi come la valutazione del rischio cardiaco pre-trattamento, la prevenzione della cardiotossicità e la modifica delle terapie oncologiche saranno al centro dei dibattiti. Perché è così fondamentale affrontare questi argomenti? Per migliorare la qualità della vita dei pazienti e garantire che ricevano le cure più appropriate e tempestive. La cardio-oncologia, quindi, non è solo una risposta alle problematiche cardiologiche, ma rappresenta un passo verso un approccio più olistico e integrato nella cura dei pazienti oncologici.

Scritto da Staff

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