Peso: come capire se ne sei ossessionato

Tenere il proprio peso sotto controllo e fare esercizio è certamente una cosa salutare. Ma come si fa a capire se è diventata un'ossessione?

Secondo il Center for Disease Control and Prevetion, il 68% degli americani è sovrappeso o obeso. Ma in un sondaggio condotto dal Customer Reports, solo l’11% degli intervistati crede di rientrare in questa categoria. Ma i messaggi che giungono alle persone riguardo il peso potrebbero essere controproducenti e portare all’ossessione.

Peso: dati e statistiche

Ecco alcuni dati interessanti per quanto riguarda il peso corporeo.

  • Il tipo di corpo femminile che si vede più spesso nelle pubblicità e considerato “ideale” è posseduto solo dal 5% della popolazione americana
  • Il 47% delle adolescenti afferma di voler perdere peso a causa di immagini viste sui giornali
  • Circa 24 milioni di persone di età varia soffre di qualche disturbo dell’alimentazione. Attenzione: è la malattia mentale che riporta il più alto rischio di morte.

Per migliaia di persone ogni anno la dieta non è solo un modo per stare in forma ma diventa un’ossessione malsana. Il risultato ironico è che un’attività che dovrebbe far bene spesso causa un sacco di stress al corpo e alla mente. Qui di seguito esaminiamo 5 segni che il focus sul peso sta diventando un’ossessione.

Fare troppo esercizio

Fare esercizio è un buon modo per rafforzare muscoli e ossa, ridurre lo stress, migliorare la coordinazione, tenere alla larga un sacco di malattie come l’ipertensione e l’osteoporosi. Ma non sempre. Quando fare esercizio diventa un comportamento compulsivo, può ridurre la massa muscolare e danneggiare il cuore. L’esercizio compulsivo è chiamato anche anoressia atletica. È caratterizzato dal desiderio di fare sport più di ogni altra cosa – anche se vuol dire non uscire più con gli amici, o fare esercizio quando si è malati, feriti o esausti.

Un altro campanello d’allarme che l’esercizio fisico sta diventando un danno invece di un beneficio sta nel sentirsi estremamente in colpa se si salta una sessione, raddoppiando gli sforzi in quella successiva. Lo stesso accade se si crede di aver assunto troppe calorie prima di fare sport.

Se l’ossessione per l’esercizio si combina con un disordine alimentare come l’anoressia, il risultato può essere fatale.

Contare le calorie

Controllare le calorie che si assumono è di per sé un’idea salutare. Ma con criterio. Contare ogni calori che si ingerisce, essere costantemente affamati perché non si sta assumendo abbastanza cibo, seguire delle regole troppo ferree quando si parla di cibo sono tutti segni che un comportamento sano sta diventando un’ossessione.

La quantità di calorie giornaliere da assumere dipende dall’età, sesso, livello di attività fisica, anche se in generale un uomo adulto dovrebbe assumere circa 2500 calorie, e una donna 2000. Per sapere esattamente quante calorie devi ingerire per mantenere il tuo peso, o per perdere peso in maniera salutare, puoi provare ad usare dei modelli di contatori calorici o rivolgerti a uno specialista. L’ultima opzione è sempre la più consigliata. Assumere meno calorie di quelle che sono raccomandate può indicare che stai esagerando.

Un altro aspetto di questa ossessione è fare una dieta ferrea, come quelle in cui mangi un solo tipo di cibo, rimpiazzi i pasti con un bicchiere d’acqua o mastichi una gomma per evitare di mangiare.

Pesarsi in continuazione

La bilancia. Può essere una potente alleata per mantenere un peso salutare. Ma può aiutare ad alimentare l’ossessione del peso.

Controllalo alla stessa ora una volta alla settimana e potrai capire quanto diversi livelli di attività e diverse quantità di calorie possono influenzare il peso. Controllalo più di una volta al giorno e potresti essere leggermente ossessionato dal peso. Non solo pesarsi più volte al giorno aggiunge stress alla giornata, ma il peso cambia nel corso del giorno, quindi non dice molto su un effettivo guadagno o un’effettiva perdita di peso.

Un altro segno che sei “ossessionato dalla bilancia” è che il numero che vedi sembra più un giudizio su di te come persona che un dato oggettivo. E quel numero può influenzare come ti senti per tutto il giorno.

Per combattere il richiamo della bilancia, è importante ricordare che è solo uno strumento che serve a misurare quanto sei in forma. Il modo in cui ti stanno i vestiti, l’energia che hai, e la qualità del cibo che ingerisci giocano tutti un ruolo ugualmente importante nel determinare la tua condizione generale.

Avere un’immagine distorta del proprio corpo

Guardarsi allo specchio e valutare onestamente quello che si vede può essere un primo passo utile e un fattore motivazionale per perdere peso. Ma per alcune persone, l’immagine che vedono nello specchio può essere più distorta della taglia di Alice nel famoso libro.

Se inizi a focalizzarti troppo su quanto sei grasso in una determinata parte del corpo potrebbe essere un segno che stai sviluppando un disturbo conosciuto come dismorfofobia. Coloro che ne soffrono tendono ad essere particolarmente attenti al proprio corpo. Si paragonano continuamente agli altri, controllandosi in maniera ossessiva allo specchio. Pensano che gli altri condividano il loro pensiero sul proprio corpo. Questo può indurli a diventare introversi e a evitare eventi sociali. In casi estremi, possono sottoporsi a trattamenti chirurgici che non portano nessuna soddisfazione.

La cura per questo disturbo è la terapia cognitivo comportamentale e/o delle medicine, tra cui l’inibitore della serotonina selettiva. Questi inibitori di solito vengono prescritti per la depressione. Inibiscono l’ormone serotonina, impedendogli di essere assorbito dai neuroni, il che aumenta la concentrazione di serotonina e aiuta a sentirsi meglio.

Disordini alimentari

Nei casi più gravi, l’ossessione per il cibo può scaturire in un disordine alimentare. Il National Institute of Health lo definisce come “una malattia che causa seri scompensi nella dieta giornaliera (come mangiare estremamente poco o eccessivamente). Anche forti preoccupazioni riguardo il proprio peso corporeo o la propria forma possono caratterizzare un disordine alimentare”.

Ci sono tre tipologie principali di disordini alimentari:

  • Anoressia nervosa. È caratterizzata da una paura irrazionale di prendere peso, dall’assunzione estremamente ridotta di calorie e dalla distorsione della propria immagine. Le donne spesso soffrono di amenorrea (mancanza di mestruazioni).
  • Bulimia nervosa. A differenza di chi soffre di anoressia, coloro che hanno questo disturbo ingeriscono grandi quantità di cibo. Ma a queste abbuffate segue il senso di colpa, che porta poi al vomito autoindotto o all’uso di lassativi e diuretici, esercizio eccessivo o una combinazione di queste cose.
  • Disturbo da alimentazione incontrollata. Mentre la maggior parte dei problemi alimentari porta a una perdita di peso non sana, con questo disturbo potrebbe accedere l’opposto. Questo perché coloro che ne soffrono perdono il controllo sulle quantità che ingeriscono, ma non reagiscono poi come i bulimici. È la malattia alimentare più comune. Poiché i cibi associati a questo problema hanno tanti grassi e poche proteine, possono sorgere altre malattie. Per esempio, l’obesità, il diabete di tipo 2, colesterolo, malattie cardiache.

La cura per i disordini alimentari consiste nella psicoterapia, nell’educazione alla nutrizione, negli antidepressivi. Nei casi più gravi può servire un ricovero.

Scritto da Giusy Criscuolo

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