Come capire se sei sottopeso, normopeso o sovrappeso?

Come capire se sei sottopeso, normopeso o sovrappeso? Scopriamo come capirlo

Per capire se sei sottopeso, normopeso o sovrappeso bisogna affidarsi all’IMC, l’indicatore di riferimento per studi epidemiologici e di screening di obesità. Ecco come capire se sei in peso forma.

Come capire se sei sottopeso, normopeso o sovrappeso?

L’IMC, indicatore massa corporea, è fondamentale nel caso del peso forma per capire se si è sottopeso, normopeso o sovrappeso ossia a rischio obesità. L’interpretazione dell’IMC viene effettuata secondo i criteri definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che comunque definisce questa classificazione come statistica e riferibile alla popolazione.

In base a questa classificazione la popolazione italiana (persone di 18 anni e più) risulta così distribuita:

3% sottopeso

51,5% normopeso

35,5% sovrappeso

10% obesa.

Se l’indice è troppo alto: dal punto di vista epidemiologico il valore dell’IMC unito a quello di altri indicatori specifici per la determinazione della localizzazione del grasso nella valutazione della composizione corporea, valuta l’aumento del rischio di malattie quali il diabete tipo 2, le malattie cardiovascolari, le malattie articolari da sovraccarico, le disfunzioni ormonali, i tumori e, nelle donne in età fertile, eventuali alterazioni del ciclo mestruale, difficoltà a concepire e se la gravidanza è ad alto rischio di complicanze sia per la madre che per il bambino.

Per il range di obesità (IMC > 30) o di preobesità (IMC tra 25 e 29,9), anche una piccola perdita di peso (tra il 5% e il 10% del peso reale) porta ad una riduzione del rischio di sviluppare tali patologie.

Se l’indice è troppo basso: un IMC al di sotto di 18,5 kg/m2 è indice di sottopeso. Anche questa condizione è associata a diverse patologie, caratterizzata da una consistente perdita di peso. Calcolare il peso ideale e il peso forma può essere importante per fare una stima indicativa del proprio stato di salute e determinare se il peso può essere un fattore di rischio per la comparsa di malattie cardiocircolatorie, diabete, colesterolo e tante altre.

Il valore ottenuto può aiutare a fare una prima valutazione ma non bisogna dimenticare che si tratta di indicatori approssimativi, che si basano su dati statistici. Non tengono conto di alcuni parametri come le abitudini alimentari, lo stile di vita e la costituzione.

Per questo motivo, o ci si accontenta di un risultato dato da una formula statistica oppure ci si affida a professionisti del settore come nutrizionisti, dietologi e istruttori di fitness certificati per avere un quadro più completo.

Come capire se sei sottopeso, normopeso o sovrappeso? Consigli

L’IMC, di cui si parla spesso, è l’acronimo di “indice di massa corporea” (detto anche BMI, body mass index), e si tratta della formula più comune per determinare il peso corporeo ideale. Con essa vengono messi a confronto l’altezza del corpo – in metri – e il peso in chilogrammi.

La formula per l’IMC è: peso corporeo in chilogrammi diviso per l’altezza, in metri, al quadrato. Secondo l’OMS, un BMI di 21,5 rientra nel range del peso normale. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità o World Health Organization, riconosce sette categorie relative al peso. L’IMC viene utilizzato per determinare il rischio di comorbidità, cioè della presenza contemporanea di malattie.

L’indice di massa corporea aiuta a scoprire se siete in sovrappeso: se questo valore risulta superiore a 25, in campo medico si parla di sovrappeso, oltre 30 si parlare di obesità. Le indicazioni dell’OMS si riferiscono generalmente solo agli adulti. In generale, è fortemente raccomandato che gli adulti abbiano un BMI compreso tra 18,5 e 24,9. Questa è la categoria di peso “normale” secondo l’OMS. Ecco l’intera classificazione:

Sottopeso: IMC inferiore a 18,5;

Peso normale: IMC 18,5-24,9;

Sovrappeso: IMC maggiore di 25,0;

Pre-obesità: IMC 25,0-29,9;

Obesità di 1° grado (obesità moderata): IMC 30,0-34,9;

Obesità di 2° grado (obesità grave): IMC 35,0-39,9;

Obesità di 3° grado (obesità estrema): IMC 40,0.

Ricordiamo però che l’età, il sesso, la conformazione fisica personale e le condizioni di vita non vengono inizialmente presi in considerazione nel semplice calcolo dell’IMC. Il metabolismo, il fisico e lo stile di vita di uomini e donne sono diversi. Anche il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete e altre malattie associate all’obesità grave varia tra i sessi.

Con l’aumentare dell’età, il peso corporeo aumenta leggermente anche senza accrescere il rischio di malattie gravi. Alcune persone hanno una struttura ossea più pesante per motivi genetici, quindi mostrano un IMC elevato nonostante una dieta controllata e uno stile di vita sano.

Il BMI è anche più alto per sportivi con intenso lavoro muscolare, senza che ciò abbia alcun significato per quanto riguarda i rischi per la salute. Tuttavia, non sono né la massa ossea né la massa muscolare che aumentano il rischio di malattia, ma la percentuale di grasso corporeo. Ed esso non viene preso in considerazione in questo metodo di calcolo.

Perciò l’IMC è adatto per adulti di corporatura media per fornire indicazioni generali circa la salute fisica. I valori normali non si applicano a bambini e adolescenti, persone che praticano sport ad alto lavoro muscolare.

Scritto da Chiara Sorice

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