Fichi d’india, i frutti per depurare l’organismo e favorire la digestione

I fichi d'india sono poveri di sodio, perciò sono adatti a coloro che soffrono di ritenzione idrica, ipertensione e calcoli renali

I fichi d’india sono i frutti di una pianta che appartiene alla famiglia delle Cactaceae. Essi sono ricchi di fibre e possiedono proprietà diuretiche e lassative. Scopriamoli insieme.

Proprietà benefiche dei fichi d’india

I fichi d’india sono frutti molto ricchi d’acqua e forniscono un apporto calorico moderato: 100 grammi di prodotto forniscono infatti 50 kcal. I frutti sono ricchi di fruttosio e glucosio, caratteristica che collocherebbe li collocherebbe tra i frutti a medio-alto fattore glicemico, ma, i frutti possono essere consumati anche dalle persone diabetiche.

I fichi d’india contengono anche acidi grassi come acido oleico, acido linoleico, acido palmitico e steroli vegetali, oltre a fibre insolubili che favoriscono il transito intestinale. Altre sostanze benefiche contenute nei frutti sono vitamine e minerali come calcio, potassio, carotenoidi e vitamina C. I fichi d’india, inoltre, sono poveri di sodio, perciò sono adatti a coloro che soffrono di calcoli renali, ritenzione idrica e ipertensione.

Benefici dei fichi d’india

I fichi d’india, proprio a causa delle sostanze che contengono, sono estremamente benefici per la nostra salute. Innanzitutto, l’alto contenuto di fibre rende i frutti degli ottimi rimedi naturali per regolarizzare il transito intestinale. Le fibre, inoltre, svolgono un’azione protettiva dello stomaco, favorendo la digestione e contrastando il colesterolo cattivo. In questo modo, ne beneficiano anche cuore e sistema circolatorio.

I fichi d’india, essendo ricchissimi d’acqua, stimolano la diuresi e aiutano a depurare l’organismo dalle scorie in eccesso, riducendo così il rischio di calcoli renali e favorendo al tempo stesso l’espulsione di quelli presenti.

I frutti aiutano anche a controllare il peso: le fibre contenute nei fichi d’india, infatti, aiutano a digerire meglio e aumentano il senso di sazietà. Inoltre, esse riducono l’assimilazione di zuccheri e grassi aiutano a controllare l’iperglicemia e l’obesità.

Infine, i fichi d’india sono ricchi di antiossidanti, come polifenoli e flavonoidi che, oltre a contrastare l’azione dei radicali liberi, prevengono l’invecchiamento cutaneo nonché patologie neurodegenerative e malattie all’apparato cardiaco.

Controindicazioni dei fichi d’india

I fichi d’india presentano alcuni effetti collaterali. Infatti, sono sconsigliati a chi soffre di stipsi e diverticolosi: i semi, nel primo caso, potrebbero provocare un blocco intestinale, mentre nel secondo caso potrebbero fermarsi nei diverticoli aumentando l’infiammazione.

Inoltre, potrebbero provocare reazioni allergiche, causando gonfiore alle labbra, lingua, gola, sensazione di pizzicore e, nei casi più gravi, reazioni cutanee, vomito e dissenteria. In tali casi, è bene rivolgersi subito a un medico.

Scritto da Renata Tanda

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