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Con l’inverno alle porte, i virus respiratori hanno già cominciato a circolare, portando con sé un aumento delle infezioni respiratorie acute (Ari). Secondo i dati provenienti dal sistema di sorveglianza RespiVirNet, i casi di Ari sono già in forte aumento, specialmente tra i più vulnerabili, come i bambini e gli anziani. È essenziale prestare attenzione a questo fenomeno, che si sta manifestando in anticipo rispetto alle aspettative.
Statistiche attuali sull’influenza
Nella settimana compresa tra il 20 e il 26 ottobre, il numero di nuovi casi di Ari ha raggiunto circa 427mila, con un’incidenza di 7,36 ogni mille assistiti. La situazione è ulteriormente peggiorata nella settimana successiva, con un incremento a 435mila nuovi casi (7,64 ogni mille assistiti). Le categorie più colpite da questa ondata sono i bambini molto piccoli e gli over 65, gruppi per cui un’infezione respiratoria può avere conseguenze cliniche significative.
Le fasce vulnerabili
È cruciale riconoscere che i soggetti più a rischio includono non solo gli anziani e i bambini, ma anche coloro che presentano patologie croniche, le donne in stato di gravidanza, e le persone con un sistema immunitario compromesso. Per queste categorie, un’infezione respiratoria può rappresentare un serio pericolo per la salute, rendendo la vaccinazione un passo fondamentale per la prevenzione.
Il ruolo della vaccinazione
Alla luce di questa situazione allarmante, i medici di famiglia esortano a non procrastinare la vaccinazione antinfluenzale. È particolarmente importante per coloro che appartengono ai gruppi ad alto rischio. Secondo Tecla Mastronuzzi, responsabile della macroarea prevenzione della Simg (Società italiana di medicina generale e cure primarie), “Ogni incremento della copertura vaccinale si traduce in un abbattimento delle complicazioni, delle ospedalizzazioni e della pressione sui reparti di emergenza”.
Co-somministrazione delle vaccinazioni
In aggiunta alla vaccinazione contro l’influenza, si raccomanda di considerare la co-somministrazione con altre vaccinazioni. Questa pratica include vaccini contro il Covid-19, il pneumococco, il virus respiratorio sinciziale e l’herpes zoster. La sinergia tra le diverse vaccinazioni aumenta notevolmente la protezione complessiva della popolazione.
Pratiche preventive da adottare
Oltre alla vaccinazione, è fondamentale mantenere delle buone pratiche igieniche. Lavarsi frequentemente le mani, evitare luoghi affollati durante i picchi di circolazione virale, e rispettare le normali norme igieniche in caso di tosse o raffreddore possono contribuire a limitare la diffusione dei virus. Ogni piccolo gesto conta, soprattutto in questo periodo dell’anno.
Nuove misure di sorveglianza
Un’altra novità significativa per la stagione influenzale 2025-2026 è l’introduzione di un nuovo protocollo di sorveglianza nazionale. Questo sistema non si limita più a monitorare solo le sindromi simil-influenzali, ma si estende a un’ampia gamma di infezioni respiratorie acute, inclusi virus come Sars-CoV-2, rinovirus, adenovirus e altri patogeni. Questa evoluzione permette una risposta più mirata e tempestiva da parte delle autorità sanitarie.
Con l’autunno già inoltrato e l’inverno in arrivo, è fondamentale prepararsi adeguatamente per la stagione influenzale. Vaccinarsi è la misura più efficace per proteggere la propria salute e contribuire a ridurre il carico sugli ospedali. È importante non sottovalutare l’importanza della prevenzione e prendere le giuste precauzioni per affrontare al meglio i mesi a venire.



