La pillola del giorno dopo ritarda le mestruazioni?

La pillola del giorno dopo è un anticoncezionale molto utilizzato. Nonostante ciò, può alterare il ciclo mestruale. Vediamo insieme di cosa si tratta

La pillola del giorno dopo, conosciuta anche come pillola di emergenza, è un metodo anticoncezionale creato per essere utilizzato nel caso in cui si abbia avuto un rapporto a rischio nei giorni più fertili e si desidera ridurre la possibilità di rimanere incinta. Uno dei dubbi più diffusi riguarda il possibile collegamento con un ritardo delle mestruazioni.

Pillola del giorno dopo

La pillola di emergenza è composta da un elevato carico ormonale, che agisce nell’organismo allo scopo di impedire una gravidanza quando il rapporto sessuale senza protezione si effettua durante i giorni fertili. Questa soluzione risulta efficace tra il 75% e 89% se è utilizzata in maniera adeguata seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo e se viene utilizzata il prima possibile dalla donna.

Nella maggior parte dei casi questa pillola si compone di levonorgestrel, un ormone molto simile al progesterone che impedisce o ritarda l’ovulazione per far sì che l’ovulo non possa essere fecondato. Inoltre, questo ormone addensa il muco del collo dell’utero, in modo che gli spermatozoi non siano in grado di passare rendendo così difficile l’implementazione dell’ovulo nel caso in cui venisse fecondato. Alcune forme di pillola del giorno dopo possono essere a base di meloxicam, un’antinfiammatorio con effetti anticoncezionali che presenta però meno effetti collaterali rispetto al levonorgestrel.

Mestruazioni

Le mestruazioni possono ritardare per diversi fattori. Una delle cause potrebbe essere l’uso della pillola. Questa pillola presenta, come abbiamo già detto, un’elevata carica ormonale che può provocare diversi effetti collaterali nel nostro organismo, per questo è necessario prestare molta attenzione. Tra questi i più comuni sono: mal di testa, nausea, vomito, perdite non mestruali, diversa intensità emorragica, ritardo o anticipo del ciclo.

Tendenzialmente, i ritardi o gli anticipi delle mestruazioni dipendono dal momento in cui si è assunta la pillola. In particolare, uno studio realizzato dall’Università di Princeton ha voluto provare a stabilire gli effetti di questo anticoncezionale riguardanti il ciclo mestruale. Secondo questa ricerca, la fase del ciclo mestruale in cui viene ingerita la pillola del giorno dopo determina un possibile slittamento della data delle mestruazioni.

  1. Gli studi dell’università americana stabiliscono che le donne che prendono la pillola uno o due giorni prima dell’ovulazione possono avere le mestruazioni nel momento giusto, senza alcun particolare effetto collaterale.
  2. Coloro che assumono la pillola nelle prime tre settimane del ciclo mestruale possono presentare un anticipo delle mestruazioni, nonostante l’immediata assunzione della pillola del giorno dopo. Questo è uno degli effetti più comuni dell’anticoncezionale.
  3. Le donne che assumono la pillola due giorni dopo la data di ovulazione possono presentare un ritardo mestruale. Nel caso in cui il ritardo dovesse superare i 7 giorni, potrebbe presentarsi una gravidanza.

Occorre sottolineare che nessun metodo è efficace al 100%. La pillola, nonostante agisca per impedire la gravidanza, non svolge nessuna azione quando l’ovulo si è ormai impiantato nell’utero. Per questo motivo esiste sempre il rischio di gravidanza.

In questi casi la soluzione migliore è aspettare un po’ di tempo per effettuare un test di gravidanza. Se il test è negativo, è consigliabile comunque consultare il proprio ginecologo di fiducia il più presto possibile in modo da identificare la causa del ritardo e confermare subito il risultato del test.

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