Reflusso gastroesofageo: come capire quando ne soffri

La malattia da reflusso gastroesofageo è un disturbo molto fastidioso. Scopri quali sono i fattori di rischio e i principali sintomi.

La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è un disturbo comune, che si verifica quando gli acidi dello stomaco affluiscono nuovamente nell’esofago durante o dopo un pasto. Quando questi acidi entrano in contatto con il rivestimento dell’esofago, causano una sensazione di bruciore nel petto o nella gola, chiamata acidità di stomaco. È una patologia piuttosto comune: si stima che colpisca fino al 40% della popolazione adulta negli Stati Uniti. Ma come fare per riconoscerla? Ecco quali sono le principali cause e i sintomi.

Le cause del reflusso gastroesofageo

Uno studio recente mostra come il reflusso gastroesofageo sia una malattia ereditaria solo in un terzo dei casi. Nella maggior parte delle persone affette è causato da fattori non genetici, e non è ancora chiaro quali essi siano. Fattori ambientali come il tabacco, il peso, il consumo di alcolici non influenzano significativamente lo sviluppo della MRGE.

Le persone che soffrono d’asma sono estremamente a rischio. Uno studio ha indicato che i pazienti affetti da una malattia broncopneumopatica ostruttiva (come enfisema o bronchite cronica) sono soggetti più facilmente alla malattia da reflusso gastroesofageo. Per curare la MRGE si può attuare un cambiamento del proprio stile di vita unito all’assunzione di medicine (o a procedure chirurgiche).

I sintomi del reflusso

La MRGE è accompagnata da sintomi persistenti, innanzitutto acidità di stomaco e cattiva digestione. Se soffri di acidità subito dopo un pasto e meno di una volta alla settimana, probabilmente non hai la MRGE. Se invece l’acidità di stomaco è più frequente o ne soffri durante la notte al punto da svegliarti, potrebbe essere un segno di reflusso, e potrebbe portare a problemi di salute più gravi.

Nonostante l’acidità di stomaco sia il sintomo più frequente della MRGE, esistono numerosi altri sintomi meno comuni che possono essere associati alla malattia da reflusso gastroesofageo. Tra questi:

  • Rigurgito
  • Difficoltà o dolore nel deglutire
  • Scialorrea (eccessiva salivazione)
  • Disfagia (sensazione di cibo bloccato nell’esofago)
  • Mal di gola cronico
  • Laringite
  • Infiammazione delle gengive
  • Erosione dello smalto dei denti
  • Raucedine mattutina
  • Sapore acido
  • Alito cattivo
  • Angina pectoris, cioè un dolore acuto al petto, localizzato dietro lo sterno.

Come curare la MRGE

Se ti accorgi di presentare alcuni (o tutti) di questi sintomi, è il momento di correre ai ripari. Certamente il tuo medico ti prescriverà dei medicinali adatti a ridurre il reflusso e l’acidità di stomaco. Ma la cosa più importante che puoi fare, fin da subito, è prestare attenzione a ciò che mangi. L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella salute del tuo stomaco.

Se pensi di soffrire di reflusso gastroesofageo, questi sono i cibi che dovresti evitare:

  • Il latte e i latticini, soprattutto quelli interi. Teoricamente il latte, essendo un alimento basico, combatte l’acidità di stomaco. Ma si tratta anche di un alimento difficile da digerire, quindi può affaticare lo stomaco.
  • Cibi particolarmente grassi come la carne rossa, gli insaccati, fritti
  • Alcol
  • Caffè e tè
  • Bibite gassate
  • Pomodoro
  • Arance, limoni e altri agrumi.

Un’altra accortezza importante è quella di mangiare lentamente, masticando bene ogni boccone. In questo modo, denti e saliva inizieranno la digestione, alleggerendo il lavoro a carico dello stomaco.

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