Ritardanti di fiamma: un pericolo nascosto negli utensili da cucina

Scopri come i ritardanti di fiamma possono contaminare il cibo e quali precauzioni adottare.

Il problema dei ritardanti di fiamma

I ritardanti di fiamma bromurati sono sostanze chimiche utilizzate per ridurre il rischio di incendi in una vasta gamma di prodotti, tra cui plastica, tessuti e apparecchiature elettroniche. Tuttavia, recenti studi hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla loro sicurezza, evidenziando che l’85% degli oggetti domestici in plastica scura analizzati conteneva questi composti tossici. La loro presenza è particolarmente allarmante nei utensili da cucina, dove possono contaminare gli alimenti e, di conseguenza, la nostra salute.

Effetti sulla salute umana

Le ricerche hanno dimostrato che l’esposizione prolungata ai ritardanti di fiamma bromurati può avere effetti devastanti sulla salute. Questi composti possono alterare l’equilibrio ormonale, compromettere la fertilità e disturbare lo sviluppo neurologico nei bambini. Inoltre, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato alcune di queste sostanze come potenzialmente cancerogene. Uno studio recente ha addirittura rivelato che le persone con livelli elevati di ritardanti di fiamma nel sangue hanno una probabilità di sviluppare il cancro superiore del 300% rispetto a chi ha livelli più bassi.

Come evitare la contaminazione

Per ridurre il rischio di esposizione a questi composti tossici, è consigliabile evitare utensili da cucina in plastica nera, poiché spesso contengono ritardanti di fiamma derivanti da componenti elettronici riciclati. Invece, optare per materiali alternativi come l’acciaio inossidabile o il legno, che non solo sono più sicuri, ma non alterano nemmeno il sapore del cibo. È fondamentale che le autorità europee intensifichino i controlli sui prodotti di consumo e sul riciclaggio della plastica, per garantire che non vengano utilizzate sostanze vietate nei nuovi prodotti.

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