Avocado, quando non mangiarlo? Controindicazioni, effetti collaterali

Quando non mangiare l’Avocado? Scopriamo le controindicazioni e gli effetti collaterali

L’avocado, un frutto molto amato, proveniente dall’America centrale, può presentare delle controindicazioni. Ecco quando non mangiarlo e gli effetti collaterali.

Avocado, quando non mangiarlo? Controindicazioni, effetti collaterali

L’avocado negli ultimi anni è un frutto amato da molti per il suo sapore delicato e la sua consistenza cremosa. Originario dell’America Centrale, è diventato popolare in tutto il mondo grazie alle sue numerose proprietà nutritive. Ottimo nutriente, alleato per la nostra salute e organismo, ricco di benefici come altri alimenti può presentare delle controindicazioni seppur poche. In primo luogo è importante sapere quando si può mangiare l’avocado, e quando non va mangiato per evitare di ingerire un prodotto che potrebbe essere dannoso per la salute.

La prima cosa che devi osservare è l’aspetto esterno dell’avocado. Un avocado maturo ha solitamente una buccia che varia dal verde al nero, a seconda della varietà. Se sulla buccia ci sono macchie di muffa, di colore bianco o verde, o se è particolarmente ammaccata, potrebbe essere un segno che l’avocado è oltrepassato al suo stato ottimale. Queste macchie di muffa non sono solo poco invitanti, ma possono anche indicare la presenza di batteri nocivi.

Premendo delicatamente l’avocado, potrai percepire la consistenza, che è un altro indicatore dello stato del frutto. Un avocado maturo cede leggermente sotto la pressione, dimostrando la giusta maturità. Se però la tua pressione lascia un’ammaccatura evidente o la consistenza è troppo molle, è probabile che l’avocado sia troppo maturo o marcio all’interno. Ancora meglio è vedere l’interno dell’avocado per capirne lo stato, se può o non può essere mangiato.

Quando si taglia l’avocado buono presenta una polpa di colore verde vivace, e di un colore giallo vicino al seme. Se noti che la polpa ha delle macchie brunastre o nere, o se la consistenza è viscida e scivolosa, vuol dire che non va mangiato. L’odore è un altro fattore determinante. Un avocado maturo ha un profumo lievemente dolce e terroso, se invece l’odore è acido o putrido, l’avocado è andato a male. Un cattivo odore è un segnale che non deve essere ignorato: indica che il processo di decomposizione è già iniziato o che è ben avanzato.

Mangiare un avocado che presenta segnali negativi potrebbe essere nocivo per la salute, e dunque si andrebbe incontro a effetti collaterali e controindicazioni. Attenzione quindi a controllare sempre lo stato dell’avocado e la consistenza, oltre che il colore e l’odore, prima di mangiare l’avocado. 

Controindicazioni dell’avocado: quando non mangiarlo ed effetti collaterali

L’avocado, il frutto esotico del Messico dalle mille proprietà, è sempre più amato anche nel nostro Paese. Considerato sia per la sua gustosità sia per le proprietà benefiche, come visto, è sì alleato della salute ma bisogna stare attenti a quando va mangiato, distinguendo quando è maturo da quando è marcio. Ci sono diversi segnali, come anticipato, che rendono visibile lo stato dell’avocado: in primis la buccia quando è maturo ha un colore verde scuro, quasi nero, e si sente leggermente morbido al tatto.

L’avocado marcio, al contrario, ha una differenza nella consistenza. Presenta ammaccature e un’estrema morbidezza che cede facilmente sotto la pressione, suggerendo che l’interno è oltre il punto di maturazione ottimale. Questo aspetto esteriore è un avvertimento chiaro che l’interno potrebbe essere rovinato. Ma quali sono le controindicazioni dell’avocado, e gli effetti collaterali?

In primis l’alto contenuto di potassio nella sua polpa, che lo rende inadatto al consumo da parte di soggetti a rischio di patologie a carico dell’apparato renale. L’alto contenuto calorico, poi, ne consiglia un consumo contenuto, che però può sostituire in maniera efficace il burro come condimento del pane, apportando alla dieta calorie di origine vegetale e grassi monoinsaturi.

È importante sottolineare, infine, l’esistenza di una possibile (ma rara) correlazione tra allergia al lattice e all’avocado: in questo caso, è sempre bene consultare il proprio medico. Ma qual è il modo migliore per consumarlo? Sicuramente crudo e appena tagliato, oppure essiccato, per il suo gusto delicato. Perfetto se abbinato a insalate miste, in guacamole, insieme a carni tipiche della tradizione messicana come tacchino e agnello.

Scritto da Chiara Sorice

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