Disturbi alimentari e social media: c’è una correlazione?

I disturbi alimentari sono legati e influenzati anche dai social media? Scopriamo se c’è una correlazione tra i due fenomeni.

Per DCA indichiamo i disturbi del comportamento alimentare che riguardano alterazioni delle abitudini alimentari e la forte preoccupazione per il peso corporeo, in particolare per l’aumento della massa grassa. I DCA insorgono generalmente durante l’adolescenza, soprattutto nelle femmine di età compresa tra i 18 e i 20 anni. Ma c’è una correlazione tra DCA e social media?

Disturbi alimentari e social media: c’è una correlazione?

Tra i DCA, i disturbi alimentari, troviamo:

la pica (consumo di sostanze non commestibili);

il disturbo da ruminazione (il continuo rigurgito delle sostanze ingerite);

disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo;

l’anoressia nervosa;

la bulimia nervosa;

il disturbo da alimentazione incontrollata (DAI).

In tutti i disturbi del comportamento alimentare è presente un rapporto non sano con il cibo e un’alterazione della propria percezione corporea. Ma esiste una correlazione tra disturbi alimentari e social media

Purtroppo sì. L’avvento dei social media ha fatto sì che ognuno potesse mostrare il proprio profilo come una vetrina da esibire, in cui tutto è costruito sulla ricerca della perfezione come un ideale da seguire.

Tutto ciò comporta un’attenzione smisurata verso ciò che viene pubblicato e comunicato al mondo esterno.

E’ chiaro, dunque, che in soggetti già insoddisfatti della propria figura fisica, il non raggiungimento dei canoni di perfezione esibiti dalla maggioranza ha provocato un ulteriore abbassamento dell’autostima, sentimenti di sconforto, di disagio, accentuando i problemi di DCA

L’alimentazione, in questi casi, assume caratteristiche caotiche e ossessive tanto da compromettere la possibilità di consumare un normale pasto. Allo stesso tempo le preoccupazioni per l’aspetto fisico diventano insostenibili e pervasive, tanto da minare la socialità della persona che ne soffre.

Inoltre, l’uso dei social media è maggiore tra gli adolescenti che già di per sé vivono una fase di vita, l’adolescenza, appunto, di vulnerabilità, di incertezza, e di confronto costante con gli altri.

L’adolescente che fa uso dei social media, si trova a dover affrontare una realtà distorta che porta a sentimenti di frustrazione e insoddisfazione verso il proprio corpo.

Una ricerca del 2005 condotta da Becker, Gilman e Burrell sulle abitanti delle isole Fiji, ha dimostrato come i mass media abbiano determinato un’incidenza maggiore dei disturbi del comportamento alimentare in una popolazione che precedentemente non aveva manifestato alcun caso. 

Le ragazze, infatti, erano state esposte a programmi televisivi occidentali e dopo solo un anno avevano esplicitato il desiderio di modificare e rimodellare il proprio corpo. 

Social media e DCA: come prevenire

Oggi la comunità scientifica è concorde nel confermare una correlazione tra l’uso dei social media e il perpetuarsi dei disturbi del comportamento alimentare. Per cui la prevenzione andrebbe incrementata tra i più giovani e non solo. 

Si tratta di patologie articolate, determinate dalla stretta connessione tra aspetti biologici, psicologici, relazionali e culturali dell’individuo che se non trattate adeguatamente, tendono ad avere un andamento cronico con frequenti ricadute. I DCA necessitano, infatti, di un trattamento che coinvolge diverse entità di professionisti. 

Scritto da Chiara Sorice

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