Epilessia notturna, come riconoscerla? Sintomi, cause e conseguenze

Epilessia notturna: come riconoscerla, sintomi e cause

L’epilessia notturna è una patologia neurologica caratterizzata da crisi epilettiche durante il sonno. Queste crisi si manifestano generalmente con movimenti di arti e a volte emissione di urla ed insorgono soprattutto in età pediatrica, migliorando con il passare degli anni. Scopriamo i sintomi e le cause e conseguenze dell’epilessia notturna.

Epilessia notturna: sintomi e cause

L’epilessia notturna si manifesta con convulsioni, movimenti ed emissione di suoni, a volte anche urla. Generalmente una crisi è preceduta da sintomi specifici:

  • Nausea
  • Tremore
  • Sensazione di cadere o essere spinto
  • Iperventilazione o mancanza di respiro

L’epilessia notturna è una patologia rara ed ereditaria: il genitore che possiede una mutazione del gene CHRNA2, CHRNA4 o CHRNB2 ha il 50% di probabilità di trasmetterlo ai figli. Le cause possono essere congenite, ma anche acquisite.

Anomalia genetica, chiamata Epilessia del Lobo Frontale ad Eredità Autosomica Dominante (ADNFLE), che colpisce indifferentemente i maschi e le femmine, e determina un’alterazione dei collegamenti tra talamo e corteccia cerebrale. Traumi, lesioni tumorali (che costituiscono un terzo dei casi) e malformazioni vascolari.

La terapia più utilizzata per curare l’epilessia notturna si basa sull’assunzione di farmaci anticonvulsanti, anche se alcuni pazienti sviluppano nel tempo una resistenza a questo medicamento.

Epilessia notturna infantile: perché colpisce i bambini

Poiché il cervello dei bambini non è ancora del tutto sviluppato, l’epilessia notturna si manifesta maggiormente in giovane età (si stima che circa il 60% dei pazienti ha visto esordire i sintomi in tenera età).

Solitamente, le crisi avvengono tra i cinque e i vent’anni e si manifesta anche attraverso delle “assenze”, brevissime sospensioni in cui, per qualche secondo, il bambino sembra distratto e fuori dal contesto in cui si trova. Ha una forma benigna e tende a guarire con lo sviluppo puberale del bambino. Le cause:

  • Malformazioni congenite
  • Traumi o lesioni del cervello
  • Carenza di ossigeno alla nascita
  • Infezioni
Scritto da Chiara Sorice

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