Latte di mandorla: le proprietà e i benefici

Tutte le proprietà e i benefici del latte di mandorla sull'organismo.

Il latte di mandorla è una bibita vegana, cioè priva di elementi di origine animale, ottenuta mediante l’infusione di acqua naturale e mandorle/ panetto di pasta di mandorle: le mandorle (o il composto, in base a ciò che è stato acquistato) vengono triturate e messe all’interno di un frullatore contenente acqua; questa bevanda è molto consumata principalmente come sostituto del latte vaccino da vegani o intolleranti o anche da quelle persone che, per motivi di salute, non possono consumare altri tipi di latte di origine vegetale.

Le sue origini risalgono a molto tempo fa, secondo molte testimonianze, al periodo Medioevale, dove il latte di mandorla era la bibita privilegiata durante il periodo Quaresimale.

Questa bibita per antonomasia viene definita come bevanda tipica delle regioni del Sud Italia ( Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania) ma sostanzialmente è molto consumata anche nelle restanti regioni italiane. Nei negozi che vendono generi alimentari è possibile acquistare il latte di mandorla di qualsiasi marca, la scelta è molto vasta; l’aspetto fondamentale da tenere in considerazione durante l’acquisto è il quantitativo di mandorle contenuto all’interno della bibita, generalmente espresso in percentuale: più alta è la percentuale più il suo gusto si avvicinerà a quello di una bevanda preparata in casa.

Latte di mandorla: proprietà e benefici

Il latte di mandorla è ricca di numerosi nutrienti, tra cui fibre, vitamine e minerali: contiene un quantitativo di calcio molto elevato (220 mg/gr); si tratta di un calcio biodisponibile cioè usufruibile dal nostro organismo in maniera diretta senza doverlo elaborare ( a differenza, invece, del classico latte vicino); inoltre, presenta un quantitativo alto di magnesio (270 mg), che è un minerale fondamentale per la crescita, soprattutto nei bambini. E’ una bevanda poco calorica ( 13 Kcal per 100 gr di prodotto) e presenta i cosiddetti grassi buoni, cioè quei grassi che fanno bene al cuore. Come detto in precedenza, poichè in commercio esistono numerosi varianti del latte di mandorla, gli esperti consigliano di acquistare quello che è privo di zuccheri aggiunti; infatti, le mandorle in sè contengono naturalmente zuccheri che possono rendere la bevanda gustosa ugualmente, anche senza l’aggiunta di zuccheri raffinati.

Il latte di mandorla, poichè contiene un quantitativo alto di Vitamina A e D, è un ottimo alleato per la salute delle ossa, valido soprattutto per le persone anziane che, con l’avanzare del tempo, possono imbattersi in disturbi vari come ad esempio l’osteoporosi. Inoltre, è una bevanda consigliata a chi soffre di colesterolo alto; come è noto, il colesterolo si divide in colesterolo buono (HDL) e colesterolo cattivo (LDL); l’acido oleico e linoleico, naturalmente presenti nelle mandorle, fanno sì che diminuisca il quantitativo di LDL – colesterolo cattivo- all’interno del sangue. In particolare, l’acido linoleico in scienza è definito, per l’essere umano, essenziale poichè l’organismo non è in grado di produrlo da sè, dunque la sua assunzione non porterà altro che grossi benefici.


Anche le persone affette da diabete possono tranquillamente dissentarsi con un bel bicchiere di latte di mandorla, con il vincolo però che consumino esclusivamente quello senza zuccheri aggiunti; quest’ultimo, infatti, manterrà i livelli di glicemia ottimali, evitando così che ci sia un alto livello di zucchero nel sangue.

Questa bevanda influisce positivamente anche a livello intestinale: infatti, la fibra contenuta al suo interno, è un ottimo prebiotico che garantisce il mantenimento di una flora batterica intestinale equilibrata. Infine, è un ottimo alleato sia per la vista, grazie alla presenza della Vitamina A, sia per la pelle: la Vitamina E contenuta al suo interno fa sì che sia prevenuto il processo di invecchiamento della pelle e, secondo recenti studi, può essere di aiuto anche a contrastare il decadimento cognitivo ( demenza senile) o malattie neurodegenerative ( Alzheimer).

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