Manaudou, Thorpe e Phelps: il nuoto perde i pezzi e pure la testa!

Ma che sta succedendo nel nuoto? Nel giro di pochi giorni abbiamo saputo dell'addio alle piscine della bella francesina Laure Manaudou, della crisi di forma del già ex Ian Thorpe e del colpo di testa del supercampione olimpico in carica Michael Phelps.

Troppa fama e troppi soldi fanno male?

Nel caso della signorina Manaudou il successo era un ricordo già da un pezzo, è vero, ma dopo tanti amori, addii, arrivi e partenze, sembrava aver ritrovato finalmente il punto da cui ricominciare seriamente. E invece nulla hanno potuto la nuova squadra, i nuovi allenatori e soprattutto il nuovo decolté a renderla meno inquieta. Alla fine ha detto basta! Basta piscine, basta allenamenti e soprattutto basta gare. Non ne può più, è satura.
A proposito dell'intervento estetico qualcuno ha pure ipotizzato che la causa sia quella e anche se un chirurgo ha parzialmente confermato una possibile ma transitoria difficoltà a ritrovare equilibrio e dinamica dopo il ritocco del seno, a mio parere quelle taglie di reggiseno in più sono già conseguenza e non causa del problema della Manaudou. Laure era diventata insicura e l'irrequietezza era solo il risultato della sua continua ricerca di una sicurezza che non aveva più nel nuoto.
Paura di perdere, della concorrenza, di non saper vivere libera e felice come tutti le sue coetanee?
Chi lo sa! Le sarebbe stato forse più utile un buon sostegno psicologico che un intervento, ma l'anno sabbatico che dice di essersi presa potrebbe non risolverle i guai. Anzi.
E infatti il "collega" australiano Ian Thorpe, ritiratosi a soli 24 anni per "mancanza di motivazione" e per "non vedere il nuoto trasformarsi nella sua coperta di Linus", di tranquillità sembra averne trovata poca nonostante la ricerca di una sua dimensione duri già da due anni.
A farmi dire questo però non sono tanto le immagini di un Thorpe decisamente ingrassato o le voci di omosessualità. Per un ex atleta gli anni successivi al ritiro sono critici per quel che riguarda il peso ed è quasi la norma vedere un incremento che non è nemmeno detto sia eclatante, duraturo o che porti all'obesità. E per quanto riguarda l'omosessualità sono fatti suoi: se lui sta bene nel suo orientamento sessuale non posso che esserne felice. Mi sconcerta però vedere una reazione paranoica da parte sua. E su, dire che è tutto un complotto per danneggiare la tua immagine … non potrebbe essere che a qualcuno è venuto in mente di venire a controllare se il successo planetario di Michael Phelps, adombrando l'immagine di chiunque ti avesse creato qualche "scompenso" e trovandoti ingrassato e ancora convivente con un giovane nuotatore decisamente più in forma, abbia pensato di averne la conferma? Per quanto questo tipo di intrusione nella vita altrui sia deprecabile, potrebbe essere una spiegazione ben meno macchinosamente distruttiva della tua. Faresti meglio a non dargli nemmeno attenzione e continuare coi tuoi studi di psicologia.

Tanto più che Phelps, facendosi beccare a fumare sostanze illecite ha appena dato un bello scossone alla sua di immagine e, dopo aver annunciato il ritiro dopo Londra 2012 con una drastica riduzione di attività da qui ad allora, adesso c'è da chiadersi se ci arriverà mai alle prossime Olimpiadi. Se dipendesse da me, no di certo. Non mi interessano le sue scuse e se fossi nella comitato olimpico statunitense farei tutti i controlli per stabilire se si è trattato di una bravata occasionale o di un'abitudine e in quest'ultimo caso lo lascerei fuori dalla squadra. Non è un esempio né per chi lo ammira né per i compagni.

Certo è che se questo sfacelo che getta parecchie ombre sul nuoto, è dovuto ai molti troppi soldi che cominciano a circolare nel nuoto, allora fermiamoci finché siamo in tempo: aboliamo tutti gli sport professionistici e facciamo gareggiare gente che la mattina va a lavorare in fabbrica o in ufficio e nel tempo libero si dedica al suo sport. Almeno così andrebbe avanti solo chi ha vera passione e non i mercenari che alla fine pensano solo ai soldi che hanno guadagnato e a come spenderli.

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