I parabeni nei cosmetici e negli alimenti: cosa sono? Fanno male?

I parabeni servono per mantenere la freschezza di alcuni prodotti come cosmetici e alimenti. Vediamo perché.

I parabeni nei cosmetici e negli alimenti vengono utilizzati per conservarne le proprietà e per rallentare il loro deterioramento. Ma quali sono i pro e i contro di questi composti?

I parabeni nei cosmetici e negli alimenti: azione

I parabeni hanno origine dall’acido para-idrossibenzoico nascono come antibatterici e svolgono anche un’azione antifungina: è proprio questa loro funzione a far sì che il processo di decomposizione di alimenti e cosmetici venga rallentato, ed è per questo motivo che essi vengono utilizzati da oltre 70 anni. Essi bloccano quei microbi e quei funghi che si generano all’interno di creme o cibi composti da acqua, zucchero, proteine.

Parabeni come additivi alimentari

I parabeni sono utilizzati per “allungare” la data di scadenza di alcuni prodotti alimentari, in genere confezionati e che abbiano già una lunga scadenza. Essi sono particolarmente utili nell’evitare la formazione di sostanze nocive e svolgono anche una funzione di temporanei antiossidanti degli acidi grassi.

Parabeni nei cosmetici

I parabeni all’interno dei cosmetici svolgono la stessa funzione di quelli alimentari: essi servono a mantenere più a lungo le proprietà di prodotti quali shampoo, creme, saponi, ma anche deodoranti o creme solari. Se non fossero utilizzati per queste cose che utilizziamo ogni giorno, potremmo rischiare di incorrere in patologie e irritazioni cutanee, a causa dei microrganismi che andrebbero a formarsi in quei composti.

Tuttavia, i conservanti all’interno di creme e saponi, hanno la capacità di penetrare profondamente nella nostra pelle che, se molto sensibile, potrebbe irritarsi facilmente e rischiare patologie cutanee. Questo è uno dei motivi per cui dal 2014 essi sono limitati al 0.4-0.8% all’interno dei prodotti.

Parabeni in cosmetici e alimenti: tipologie

I parabeni che troviamo in cosmetici e alimenti sono segnalati sulle etichette del prodotto utilizzato. Ne esistono di diversi tipi, ma hanno tutti origine sintetica, dunque sono frutto di processi chimici. Tra quelli più utilizzati:

  • il metilparabene, usato soprattutto in shampoo e sapone, ma anche in qualche alimento;
  • l’etilparabene, presente in alcuni alimenti;
  • il propilparabene, usato negli alimenti e nei farmaci;
  • e il butilparabene, contenuto soprattutto nei cosmetici.

Gli svantaggi dei parabeni

Negli ultimi anni questi conservanti hanno acceso l’attenzione degli studiosi verso le loro proprietà nocive. In particolare, essi potrebbero interferire con il nostro sistema ormonale, e in particolare con gli ormoni femminili, gli estrogeni, arrivando in alcuni casi a causare infertilità o disfunzioni erettili per l’uomo, e addirittura tumore al seno.

Nonostante le polemiche nate attorno a questo argomento, non esistono ancora prove scientifiche che i parabeni nei cosmetici e negli alimenti siano dannosi per la salute dell’uomo e addirittura cancerogeni. Infatti, solo in pochi soggetti affetti da tumore al seno sono state, nel 2004, trovate tracce di parabeni nelle cellule tumorali.

Tuttavia, essi possono provocare alcuni effetti collaterali, legati soprattutto alla salute della nostra pelle, come ad esempio allergie, dermatiti, irritazioni

Cosa fare?

Visti i pro e i contro di questi conservanti, non è ancora chiaro se utilizzarli possa essere più o meno nocivo per la nostra salute. Quel che è certo è che essi svolgono una funzione non poco importante nell’allungare la “vita” di alcuni alimenti, cosmetici, ma anche farmaci! Grazie ai parabeni, le medicine che assumiamo e che abbiamo già aperto – specialmente antibiotici e sciroppi -, possono essere conservate più a lungo.

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