La sindrome delle gambe senza riposo: sintomi, cause e cure

La sindrome delle gambe senza riposo: chi ne soffre?

La sindrome delle gambe senza riposo, anche abbreviata con la sigla RLS, è un disturbo legato al sistema nervoso durante il sonno. Solitamente il soggetto sente il bisogno di muovere gli arti inferiori per alleviare il fastidio che si percepisce alle gambe. Può colpire anche di giorno a causa di un lungo periodo di sedentarietà e in alcuni casi interessa anche le braccia, ma è molto raro. La sindrome colpisce in particolar modo donne avente un’età compresa tra i 35 e i 50 anni.

Sintomi e cause della sindrome delle gambe senza riposo

La maggior parte dei pazienti faticano a definire le caratteristiche specifiche del disturbo, ma solitamente i sintomi variano da fitte notturne alle gambe, movimenti incontrollati degli arti inferiori, necessità di muoverli con prurito e formicolio persistente.
Gran parte delle persone affette da questa sindrome hanno disturbi del sonno e, a causa dell’insonnia, spesso sfociano in disturbi non solo fisici, ma anche psichici. Infatti, non è strano che questa sindrome porti a depressione e ansia.

Le cause possono essere molteplici: dai casi principali si è evinto che il disturbo è quasi sempre ereditario o legato a malattie a lento decorso; altri casi hanno sottolineato, invece, una notevole carenza di ferro e magnesio in particolar modo durante la gravidanza. In casi notevolmente minori, si è notato come bassi livelli di un neurotrasmettitore, la dopamina, presente nel cervello, può portare alla RLS.

Cura

Sfortunatamente nessun farmaco al giorno d’oggi riesce ancora a curare completamente il disturbo, anche se, per mezzo di alcune terapie, si possono controllare i sintomi, soprattutto perché compromette particolarmente la qualità del sonno.
L’FDA, ente governativo americano che si occupa di regolamentare prodotti farmaceutici e alimentari, ha approvato l’utilizzo del ‘Gabapentin enacarbil‘, come trattamento negli Stati Uniti e successivamente anche in Giappone, ma solo per quei soggetti che si trovano ad uno stadio grave del disturbo della RLS. E’ un profarmaco che ha migliorato il senso di stanchezza, i dolori e la qualità del sonno. In realtà, prima di cominciare qualsiasi trattamento, bisogna essere certi che non vi siano altri fattori problematici che potrebbero aggravarsi; infatti, ogni intervento sul paziente si adatta in base alla predominanza dei sintomi.

Sane abitudini

Chi soffre di questa sindrome ha delle abitudini sbagliate o vizi da dover assolutamente eliminare: i soggetti affetti da RLS solitamente hanno una dipendenza da fumo, alcol e caffeina; anche una sensazione di stanchezza cronica, legata probabilmente ad orari del sonno non nella norma, che potrebbero avere delle conseguenze sugli arti inferiori. Solitamente viene consigliato ai pazienti di fare attività fisica, ma non prima di andare a dormire perché potrebbero solo peggiorare disturbando il sonno. Bisognerebbe evitare anche di consumare cibi pesanti e ricchi di grassi, i quali potrebbero ostacolare il sonno.

Viene spesso consigliato ai soggetti affetti da RLS di seguire una dieta bilanciata con l’aggiunta di integratori, come ferro, magnesio e soprattutto vitamina C d E, poiché potrebbero alleviare i sintomi. Secondo alcuni studi, uno dei modi per alleviare la sensazione di pesantezza e in particolar modo le fitte, sarebbe alternare i getti di acqua calda e acqua fredda sulle gambe, o anche applicare dei panni imbevuti di acqua calda e/o fredda in maniera alternata sulle caviglie.

In natura esistono degli oli essenziali indicati per rilassare i tessuti con proprietà antinfiammatorie, come l’olio di ginepro o alla menta, i quali possono essere utili a placare temporaneamente i dolori per mezzo di un massaggio.

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