Un augurio naïf per l'Epifania

Dopo l’augurio di buona epifania per i bambini, Arte e salute non poteva lasciare a bocca asciutta i suoi lettori più cresciutelli. E così, ecco il post-cartolina per loro. Tra arte e cultura, naturalmente.

Ma per quest’anno ho scelto una rivisitazione moderna e naïf dell’Epifania con il bel dipinto di Gero Urso che vedete qui sopra.

Nato a Caltanissetta nel 1945, ma residente e attivo a Milano dal 1963, Gero Urso è considerato uno dei più importanti pittori naïf contemporanei anche se in parte se ne distingue profondamente immettendo nelle sue tavole la satira, l’estro pungente dell’allegoria, il motivo sublime dello strale espresso senza malizia, ma arguto e pieno di sale.

Clara Mariani ha detto di lui che “non è l’artista che intende insegnare al suo pubblico cose più difficili e più problematiche di quelle che ognuno di noi già quotidianamente vive, ma l’uomo che desidera insegnare anche ad altri l’arte di saper godere delle cose più semplici e di saper riconoscere i valori dei più comuni sentimenti che guidano l’uomo nelle vita di ogni giorno.Antonino Di Bono aggiunge che: “I suoi personaggi scaturiscono da una gentilezza secolare, sono nutriti di fierezza nobile, castigliana e popolare, trionfano sempre nelle immagini festose di un rito di campagna di un giorno di nozze, di una gita ridanciana, di una scenetta colta al volo all’angolo della strada. (…) Basta un cenno del capo, uno sguardo profondo, un gesto con la mano, un cappellino messo di sghimbescio, un animale esotico introdotto con uno scopo, per dare il senso vitale dell’humour anglosassone detti in chiave mediterranea, con slancio ed ingenua partecipazione sociale…“.

Tenete a mente il suo nome perché ne risentirete presto parlare.

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