10 curiosità sul gelato confezionato

Cosa sappiamo del gelato confezionato? Scopriamo 10 curiosità sul gelato nelle confezioni.

Gli amanti del gelato, il dolce estivo per eccellenza, si dividono tra chi ama quello artigianale e chi il confezionato. Ma cosa sappiamo di quest’ultimo? Ecco svelate 10 curiosità sul gelato confezionato.

10 curiosità sul gelato confezionato

Chi non ama il gustoso e fresco gelato, nostro compagno estivo, ma anche invernale per i più coraggiosi? Il gelato soprattutto in Italia è il dolce per eccellenza anche non troppo calorico, che può mangiare anche chi segue una dieta per i valori nutrizionali che contiene. Ma parliamo del gelato confezionato o industriale che divide tra chi lo ama e chi lo detesta, preferendo quello artigianale.

Per il gelato confezionato esiste un codice di autodisciplina che regola le formulazioni. Il gelato al latte, per esempio, deve contenere almeno il 2% di proteine del latte e almeno il 2,5% di grassi del latte. Per i gelati allo yogurt, bisogna fare attenzione alla denominazione: se è “gelato allo yogurt”, allora lo yogurt è almeno il 40% della miscela totale del gelato; se, invece, c’è scritto “gelato con yogurt” allora la quantità minima di yogurt è 20%.

Nel “gelato alla frutta”, questa non deve essere inferiore al 15%. Nel ghiacciolo alla frutta la quantità di frutta presente deve essere almeno il 10%. Attenzione al gelato ricoperto: se l’indicazione è “ricoperto di cioccolato”, questo deve costituire almeno il 50% della copertura, mentre se la denominazione è “ricoperto al cacao”, il cacao è almeno il 5%. Ecco 10 curiosità sul gelato confezionato che non sai.

Il gelato è un alimento antichissimo: ne parla perfino la Bibbia, quando racconta che Isacco offrì al padre Abramo latte di capra misto a neve. Il gelato confezionato fu inventato a fine ’800 da Jacob Frussel, un lattaio di Baltimora: invece di buttare il latte invenduto provò a congelarlo e da questo esperimento ne uscì il primo gelato industriale in vaschetta.

Il gelato con lo stecco, da mangiare per strada, è stato inventato dal cavalier Feletti, industriale torinese del cioccolato e proprietario della storica gelateria Pepino. Nel 1939 brevettò il Pinguino, un gelato alla vaniglia con una leggera copertura di cioccolato. Costava una lira, come il biglietto del cinema.

Il primo libro dedicato al gelato è il De’ sorbetti e de’ bagni freddi, pubblicato a Napoli nel 1775. Si tratta di un testo scientifico in cui l’autore, il medico Filippo Baldini distingue i sorbetti in subacidi (alla frutta), aromatici (alla cannella, al cioccolato, al caffè) e lattiginosi (i nostri gelati).

Il gelato confezionato è normalmente più economico. Anche se in molti casi è più calorico di quello artigianale, si conserva più a lungo ed offre la possibilità di servirci anche porzioni inferiori alla “pallina”.

Gelato confezionato: curiosità che non sai

Tra gli amanti del gelato c’è chi non può fare a meno di quello confezionato e industriale, in vaschetta o in barattolo, tanto da preferirlo a quello artigianale. Per tutti loro, ecco svelate alcune curiosità che non sai sul gelato confezionato.

Tra i gelati confezionati, nel nostro Paese il più amato è senza dubbio il cono, che conquista la maggioranza delle preferenze tra uomini e donne di ogni fascia di età. Seguono, ad una certa distanza, il barattolino/vaschetta, il biscotto, la coppetta, lo stecco e il ghiacciolo. Il momento preferito per mangiarlo? Per il 50% degli intervistati è quello della merenda!

Il gelato confezionato ha molti sostenitori e i motivi per cui questo prodotto è tanto apprezzato sono diversi. Per il 33% del campione si tratta di un prodotto comodo perché già diviso in porzione, mentre il 28% si sente soprattutto rassicurato dal fatto che, ovunque lo si compri, il proprio gelato preferito abbia sempre lo stesso sapore e le stesse caratteristiche. Molti apprezzano il fatto che sia controllato e sicuro dal punto di vista igienico data l’etichetta che lo sottolinea.

I gelati confezionati non contengono conservanti. Il principio alla base della mancanza di conservanti è molto semplice: essendo conservato a temperature molto basse (almeno al di sotto dei -18°C), non è necessario aggiungere nulla alla ricetta del gelato, il freddo stesso è il conservante del gelato. Per questo motivo è fondamentale rispettare la catena del freddo quanto più possibile, per mantenere la qualità organolettica del gelato.

I gelati confezionati non contengono OGM. I produttori di gelato industriale, in Italia, hanno accolto le richieste dei consumatori ormai da tempo ed hanno scelto di produrre solo ed esclusivamente gelati privi di OGM, con materie prime certificate e di altissima qualità, tutte tracciabili e riconoscibili.

Contengono coloranti naturali. I coloranti contenuti nei gelati industriali sono in quantità davvero molto piccole e si tratta di sostanze di origine naturale. In ogni caso, grazie all’etichettatura dei gelati confezionati, si può sapere con precisione qualsiasi additivo presente nel gelato che stiamo per acquistare.

Infine, ultima curiosità: sono sicuri nell’igiene dati i rigidi controlli a cui sono sottoposte le grandi industrie del gelato in Italia. E ai protocolli che macchinari e dipendenti devono rispettare per lavorare.

Scritto da Chiara Sorice

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