L’alcol è vero che fa aumentare l’appetito per cui un consumo eccessivo di birra come di qualsiasi altro alcolico può far ingrassare. L’alcol tra l’altro è associato con pancia più gonfia perchè il fegato è impegnato a bruciare alcol invece che grasso.
L’importante dunque per evitare di ingrassare è la moderazione nel consumo di birra.
In realtà la birra è senza grassi, senza colesterolo e con pochissimi caboidrati. 340 ml di birra con il 5% di alcol contengono infatti 5 gr di carboidrati.
Bevuta con moderazione può addirittura apportare benefici all’organismo grazie agli alimenti di cui è composta, luppolo, orzo e frumento.
Contiene infatti tutte le proprietà nutritive di questi cereali e vitamine del gruppo B e zinco. Per questo motivo rappresenta un’alternativa più sana rispetto ai super alcolici o ai succhi di frutta zuccherati.
Una bottiglia contiene 92 mg di potassio, 14 mg di calcio e 48 mg di fosforo, minerali fondamentali per le funzioni dell’organismo. Il luppolo di cui è composta la birra ha ottime proprietà preventive nei confornti del cancro.
Questa bevanda inoltre contiene preziosi antiossidanti, pare che il suo consumo prevenga diabete e Alzheimer proprio per l’alcol contenuto.
Una sostanza importante nella birra è il silicio essenziale per lo sviluppo osseo.
Ma tutti questi benefici ne giustificano il consumo e l’inserimento in una dieta ipocalorica?
La birra può essere inserita nella dieta con moderazione e a patto che si scelgano birre chiare e light con meno alcol.
Una bottiglia da 340 gr con il 5% di alcol apporta 140 calorie, una birra con alcol al 4% circa 100 calorie.
Ma se vengono meno le calorie ovviamente si riducono anche le proprietà nutrizionali.
La birra può essere inserita nella dieta? E quante calorie apporta?