Doodle Google 15 ottobre 2011: Italo Calvino ci porta sulla Luna

Per omaggiare uno tra i più grandi scrittori del novecento, Google si ispira al primo dei 12 racconti delle Cosmicomiche. Che il suo doodle sia anche un suggerimento?

Il doodle scelto per l’88° anniversario della nascita di Italo Calvino che si celebra oggi, rievoca un racconto tratto da “Le cosmicomiche” che potrebbe essere un suggerimento per tutti gli italiani, visti i tempi da “indignados” che corrono.

Per omaggiare uno tra i più grandi scrittori del novecento, Google ha compiuto l’ormai classico restyling del suo logo ispirandosi, infatti, al primo dei 12 racconti pubblicati da Italo Calvino nella raccolta dal titolo “La distanza della luna“, dove il vecchio Qfwfq (protagonista e narratore), suo cugino sordo, il capitano e sua moglie (la signora Vhd Vhd) decidono di andar sotto la luna con una barca per poi salirvici. Ne “Le cosmicomiche“, infatti, le nozioni scientifiche, soprattutto astronomiche, sono per Italo Calvino il punto di partenza per raccontare poi storie surrealiste, con un occhio sempre alla realtà e alla società a lui contemporanea.

Maurizio Maria Corona su mainfatti.it si chiede come mai, data questa particolare attenzione dello scrittore, Google non abbia deciso di ricordarlo ispirandosi, piuttosto che a una storiella, alla Storia, con l’articolo intitolato “Apologo sull’onestà nel paese dei corrotti” pubblicato da Italo Calvino su “La Repubblica” del 15 marzo 1980. La Storia descritta allora da Calvino, ricorda, infatti, Corona, “sembrava descrivere l’epoca di Tangentopoli, letta 12 anni dopo, ma rimane, purtroppo, sempre di grande ed impressionante attualità” in quanto “riflette ancora una volta lo specchio di una società distorta che apparentemente senza ‘alcun senso di colpa’ continua a reggersi ‘sull’illecito’“.
“Non è dato sapere perché Google abbia scelto proprio questo racconto per far rivivere il genio narrativo di Calvino, – conclude Corona – anche perché forse oggi sarebbe stato, paradossalmente,  interessante per quegli “indignados” pronti davvero a manifestare il proprio sdegno e la propria distanza da questo tipo di ‘sistema, articolato su un gran numero di centri di potere’, capire di non far parte di ‘una razza in via d’estizione’ ma di una ‘pur sempre numerosa categoria di cittadini cui non si sapeva (e si sa, ndr) quale ruolo attribuire’, cioè quella degli ‘onesti’, descritta così bene da Italo Calvino (http://is.gd/6TGRc6)’ cliccando proprio sul doodle a lui dedicato.

Chissà, magari, Google è talmente pessimista che non riesce nemmeno più a indignarsi per questa Italia e ci invita, quindi, attraverso Calvino, a trovare un altro Pianeta su cui migrare.

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