Il calcio? Sempre la solita palla, e se lo dice un computer…

Il calcio è noioso, ma che ci crediate o meno a dirlo non è la solita donna stanca di essere messa da parte per 22 adulti in calzoncini che corrono dietro un pallone, ma un intero staff di ricercatori grazie a un complesso sistema di calcolo.

Sotto la guida di Julen Castellano, lo staff della Facultad de Ciencias de la Actividad Física y el Deporte dell'Università dei Paesi Baschi, e un gruppo di esperti dell'Università di Malaga, ha infatti analizzato le partite giocate negli ultimi tre Campionati del mondo decretando che da almeno dieci stiamo vedendo gli stessi identici schemi di gioco.

In pratica cambiano le squadre, gli allenatori, i giocatori, ma all'interno dei campi da calcio la palla continua a girare sempre nello stesso modo.

Sarà vero? A leggere lo studio pubblicato su Psycothema, sembra proprio di sì. Analizzando con metodi statistici (analisi della varianza e delle componenti generalizzabili) 48 partite giocate nelle fasi finali degli ultimi tre Campionati del mondo, Castellano e colleghi hanno concluso che, se non conoscessimo i giocatori, sarebbe impossibile distinguere una partita dei Mondiali di Francia '98, da una giocata nei Mondiali del 2006.

I ricercatori hanno considerato il gioco come un sistema dinamico e, attraverso programmi sviluppati ad hoc, hanno considerato l'interazione tra 4 variabili. La prima è, ovviamente, la variabile temporale (cioè l'anno del Mondiale); la seconda è il risultato momentaneo, che influisce sul comportamento dei giocatori (fattore che è stato a sua volta diviso in 7 categorie: la squadra A è in vantaggio e vince, la squadra B è in vantaggio e vince, la squadra A è in vantaggio e la squadra B pareggia, la squadra B è in vantaggio e la squadra A pareggia, le squadre sono in pari ma la A fa un goal e vince, le squadre sono in pari ma la B fa un goal e vince, le due squadre pareggiano); la terza variabile è il "contesto di interazione", cioè la posizione della palla rispetto ai giocatori delle squadre avversarie; la quarta è la zona del campo dove i "contesti di interazione" si creano e si trasformano.

Insomma sul calcio hanno ragione le donne: è monotono e noioso e "a meno che non intervengano nuove regole che modifichino il modo in cui i calciatori interagiscono, – conclude Castellano – sappiamo già come si giocherà nel 2010 in Sud-Africa".

Sì, ma non sappiamo ancora chi vincerà ed è per questo che lo si guarderà lo stesso!

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