Il medico più chiaro è quello che sa disegnare

Che i medici abbiano una pessima grafia è ormai assodato, ma come se la caveranno col disegno?

La domanda è meno strana di quel che può sembrare. Infatti, secondo un'indagine  condotta dai ricercatori dell'università di Auckland, per convincere i pazienti che soffrono di patologie cardiovascolari ad adottare un corretto regime terapeutico e spiegarne loro i benefici attesi è meglio che il medico ricorra a soluzioni grafiche piuttosto che a numeri.
Nello studio pubblicato sugli Annals of Family Medicine, la coordinatrice Felicity Goodyear-Smith, ha riportato che dei 100 pazienti cardiopatici di diversa estrazione socio-economica, interpellati sulle loro preferenze riguardo ai metodi di comunicazione di rischi e benefici della malattia e del trattamento da parte del loro medico di base, il 57 per cento ha dichiarato di preferire una comunicazione grafica, il 19 per cento dati sul rischio relativo, il 13 sul rischio assoluto e l'1 per cento sull'odds ratio.

A me piacerebbe conoscerla questa "povera anima" che preferisce l'odd ratio. Spero sia almeno uno statista.

Considerazioni personali a parte "Non si può negare che i numeri siano uno strumento utile per comunicare rischi e benefici, ma come ha spiegato la Goodyear-Smith "in questa indagine il formato numerico si è rivelato meno efficace nell'incoraggiare i pazienti a seguire il trattamento che i medici prescrivono loro. Al contrario, visto che il format preferito è quello visivo, andrebbe presa in considerazione l'ipotesi di dotare i camici bianchi di rappresentazioni grafiche dei benefici dei trattamenti per supportare il processo di decisione clinica".

Forse la Goodyear-Smith pensa ai medici un po' impacciati col disegno
A me personalmente capita spesso di rappresentare su carta un concetto che mi sembra poco compreso dalla persona che ho di fronte.
Tuttavia la capacità di interpretare più facilmente il grafico, piuttosto che una serie di numeri o di parole è molto soggettiva e pensare di trovare un solo format che vada bene per tutti mi sembra un'illusione. Penso che i medici dovrebbero dotarsi di schemi già preparati se, e solo se, non sono portati per realizzarli da soli al momento, ma punterei anche e più a sviluppare nei medici la sensibilità necessaria a capire che tipo di esigenze ha il paziente anche a livello di spiegazione, in modo da potersi adattare e non pretendere il contrario.

Fonte: Pensiero Scientifico

0 Post correlati SETTIMANA MONDIALE DEL CERVELLO, SI PARTE! MALATI IMMAGINARI E IMMAGINATI ARTE E PSICHIATRIA, NE PARLA FILIPPO MARIA FERRO Caso Yara: la soluzione nelle mani di una super-scienziata

Lascia un commento

La sinestesia della danza in Raffaele Paganini – Il video

Riso nelle diete dimagranti

Leggi anche
Contentsads.com