Ortoressia: cos’è, cause e conseguenze

Cos’è l’Ortoressia? Scopriamo come si manifesta, cause e conseguenze

Seguire una dieta equilibrata è fondamentale per una vita in salute. Ma questo non deve diventare un’ossessione, in quel caso si parla di ortoressia. Ecco cos’è, cause e conseguenze del disturbo.

Ortoressia: cos’è, cause e conseguenze

L’ortoressia è un tipo di disturbo del comportamento alimentare di cui soffre chi, nell’intento di ottenere una dieta che sia il più possibile sana e che non faccia ingrassare, cade in un comportamento di tipo ossessivo e provoca l’effetto opposto. Il comportamento tipico di chi soffre di questo disturbo è l’eliminazione progressiva dalla propria dieta di tutti gli alimenti ritenuti “pericolosi” per la salute, compresi cibi utili. Nella lista nera dell’ortoressico infatti rientrano tutti i cibi considerati potenzialmente cancerogeni: carne rossa, latticini, patate, insaccati, gli OGM, i dolci e gli ortaggi non biologici.

A differenza di altri disturbi alimentari come l’anoressia e la bulimia, dove la preoccupazione principale è la quantità di cibo ingerito e il peso corporeo, nell’ortoressia la qualità del cibo diventa l’elemento centrale.

Il 78% di chi soffre di ortoressia pianifica meticolosamente i propri pasti, il 76% rifiuta gli appuntamenti e il 72% rinuncia alle uscite con gli amici: l’ortoressico potrebbe passare il proprio fine settimana a cucinare verdure per la settimana seguente, calcolando al milligrammo le dosi e le combinazioni per pranzi, cene e colazioni.

Anche fare la spesa per l’ortoressico diventa un’impresa, pianificata come un’attività scientifica. L’ortoressico vorrebbe evitare qualsiasi alimento che possa “nuocere” alla sua salute, ma è evidente come ciò sia impossibile: la lista si allunga a dismisura e inoltre ogni alimento indicato come potenzialmente dannoso lo è solo se assunto in quantità eccessive.

Quali sono le conseguenze del soffrire di ortoressia? Le conseguenze più frequenti sono la malnutrizione, deficit nutrizionali, anemia, debolezza, stanchezza, problemi digestivi e altri disturbi di salute. A livello psicologico, può generare ansia, sensi di colpa, emarginazione sociale, depressione e scarsa autostima.

Ortoressia: cos’è e le conseguenze

L’Ortoressia, come visto, è un disturbo del comportamento in relazione al cibo al pari di anoressia, bulimia: al contrario, però, in questo caso l’ortoressico non si preoccupa della quantità di cibo che ingerisce ma della qualità. L’ortoressia porta a mangiare solo cibo sano al 100%, o considerato tale, evitando tutto il resto che viene visto come “dannoso” o “pericoloso” per la salute. I sintomi più comuni dell’ortoressia sono:

Concentrazione ossessiva sulla scelta del cibo e sulla pianificazione;

Cibo visto solo come fonte di salute;

Sensazione di angoscia o disgusto quando si entra in contatto con alimenti “proibiti”;

Sacrificare le relazioni sociali e tutto il resto per dedicarsi al cibo;

Essere intolleranti verso le opinioni altrui sul cibo;

Avere una bassa autostima e una scarsa accettazione del proprio corpo.

Le cause non sono ancora ben definite ma gli esperti parlano di questo disturbo legato a diversi fattori come:

Eccessiva attenzione all’aspetto fisico. Le persone che soffrono di ortoressia, spesso trasformano in ossessione l’attenzione alla propria forma fisica;

Tendenza a comportamenti ossessivo-compulsivi o all’ipocondria. Chi ha tratti caratteriali ossessivi e compulsivi ha maggiori probabilità di sviluppare questo disturbo;

Motivazioni alimentari religiose ed etiche. Il disturbo ortoressico colpisce spesso anche le persone che per motivi religiosi, o etici, eliminano dalla loro alimentazione cibi importanti per il benessere dell’organismo.

Scritto da Chiara Sorice

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