Pistorius e Natalie: in-super-abili tra i normodotati (video)

Ormai lo saprete, purtroppo Oscar Pistorius non c’è la fatta! Non è riuscito a scendere sotto al tempo di 45”58, necessario per poter  essere ammesso alle olimpiadi di Pechino. Era un po’ deluso al termine dei suoi 400 metri, ma non per aver mancato l’obiettivo olimpico, bensì per non essere sceso sotto i 47”00 come si era prefissato.

A contrariarlo di più erano soprattutto la consapevolezza di “aver sbagliato strategia” – partito un po’ lento ha dato tutto nella fase centrale della corsa ed è rimasto senza energia per gli ultimi 100 metri – e la sensazione di aver “deluso il pubblico numeroso venuto apposta all’Arena.

A quanti cercavano di consolarlo non ha però lasciato spazio, perché non vuole commiserazione o favoritismi: “a Pechino andranno i più forti e più in forma del Sudafrica” dice, per quanto gli farebbe piacere essere tra quelli, sa che è un impresa difficile, se non impossibile e comunque ha sempre le Paraolimpiadi , a cui tiene molto.
Voglio credere che il pubblico presente all’Arena non pretendesse il tempo olimpico. Oscar non ci ha mai creato illusioni o false speranze. Lo sta ripetendo fino allo sfinimento che il suo vero obiettivo sono le Olimpiadi 2012. In fondo ha solo 21 anni e a Londra avrà la maturità necessaria che ancora non gli manca per queste olimpiadi. Pechino è comunque una vittoria perché gli ha reso il diritto di partecipare alle olimpiadi dei normodotati.
Non mi stancherò mai di ripetere che l’unica vera vittoria è questa e non solo per lui, ma per tutti noi che con e attraverso Pistorius abbiamo finalmente la possibilità di veder ricongiungersi due mondi mantenuti, a torto, rigorosamente separati.

Per me Oscar Pistorius è e resta un vero campione: la morale della favola che noi non riusciamo o non vogliamo vedere è tutta nell’orgoglio e negli occhi dolcissimi di questo ragazzo e di tutti quelli che come lui lottano per conquistarsi un posto nel mondo da cui i normodotati continuano a volerli estromettere.

In omaggio a questo campione e al suo alterego femminile, Natalie Du Toit, ho commissionato, nel vero senso della parola, un video a hosognatodivivere. Il messaggio da creare era troppo importante per lasciarlo alla mia inesperienza con Windows Movie Maker e conoscevo solo due persone che potevano farlo molto meglio di me. Una di queste è appunto hosognatodivivere che si è già data disponibile per aiutarmi a realizzare anche altri video da dedicare ai nostri atleti ormai prossimi alla partenza per le paraolimpiadi.

Non voglio aggiungere altro: parleranno le immagini. Sono però convinta che alla fine sarete senz’altro d’accordo con me: il mondo è pieno di eroi positivi, basta solo lascarli esprimere nel modo che gli è più congeniale.

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