di Gianfranco Di Mare
Performance Engineer
Tiriamo le conclusioni sul “caso doping-Ronaldo“, di cui abbiamo parlato a partire da qui.
Che la terapia a base di fattore di crescita piastrinico non sia un’emotrasfusione è chiaro: l’emotrasfusione punta ad aumentare i globuli rossi nel sangue per incrementare il trasporto dell’ossigeno, e per questo le piastrine servono a poco (anzi potrebbero costituire un limite).
Dice “Vabbe’, ma il fattore di crescita non è un elemento anabolico? Non è doping, quindi?”
In teoria sì. In pratica non bastano una-due iniezioni locali per creare una crescita muscolare in grado di modificare una prestazione: cosa importa se un flessore della coscia (un muscolo che fa sollevare il ginocchio) è un poco più tonico, se tutto il fisico è in ritardo di preparazione?
Il fatto è che qui da noi si dà la caccia ai fantasmi, e si spinge sulle questioni di diritto e di principio perché poi, gattopardianamente, chi può continui a fare i suoi comodi.
Dal punto di vista della definizione stretta, trattare un atleta con un fattore di crescita rappresenta una metodologia che induce un miglioramento nelle prestazioni, e quindi tenicamente si tratta di un’azione illecita. Tuttavia, nel caso specifico – essendoci una giustificazione terapeutica – è sufficiente aspettare qualche giorno, il tempo necessario perché l’effetto “anabolico” passi… ed ecco che Ronaldo tornerà com’era prima (e, si spera, col muscolo guarito)!
Il doping, d’altronde, rappresenta un argomento scottante quant’altri mai; in primo luogo perché è veramente molto difficile già solo definire la pratica in sé; se leggete i dispositivi di legge vedrete che qualsiasi cosa alteri la prestazione deve considerarsi doping… si tratta di una formula così larga da diventare sciocca.
In secondo luogo, sono così in tanti a doparsi (in tutti gi sport, dalle bocce al motocross al tiro al piattello al calcio di serie A) che la società (noi) deve per forza chiudere tutti e due gli occhi, e spesso turarsi il naso. Soprattutto per l’ipocrisia di chi grida contro e si scandalizza.
Se avete voglia di leggere ancora, vi ricordo che in questo blog ci siamo occupati di doping a partire da qui, ed anche qui.
Alla prossima!
Image courtesy raisport.rai.it
