Rosacea: fare attenzione all’ipertensione

Quando si soffre di rosacea è necessario tenere sotto controllo altri valori, soprattutto quello dell'ipertensione, per evitare danni al cuore.

Perché l’ipertensione può rappresentare un rischio per chi soffre di rosacea? Cerchiamo di capire meglio la correlazione tra la patologia cutanea e i possibili danni al cuore.

Rosacea e ipertensione: perché preoccuparsi

La rosacea è un disturbo cutaneo di origine ancora sconosciuta che colpisce prevalentemente il viso e le persone tra i 30 e i 50 anni. Si tratta di arrossamenti, evidenza dei vasi sanguigni ed eruzioni cutanee come piccoli brufoli. Quando bisogna preoccuparsi per via di questa patologia? Quando si soffre di ipertensione, ma anche sovrappeso, diabete, glicemia e contemporaneamente si soffre di rosacea: l’associazione con queste altre malattie potrebbe danneggiare seriamente il cuore.

Pressione alta: il maggiore rischio

Uno studio condotto su più di 50 mila persone alla Central South University in Cina ha portato a confermare quanto detto: quando si soffre di rosacea bisogna fare particolare attenzione – soprattutto – all’ipertensione. La correlazione è sotto esame anche per via di un altro fattore: la rosacea solitamente colpisce maggiormente le donne, le quali corrono anche un maggior rischio di sviluppare ipertensione. Dallo studio è risultato che chi aveva questo disturbo della pelle manifestava anche una pressione massima e minima più alta.

Un altro valore in aumento in questa condizione pare inoltre essere il colesterolo “cattivo” LDL assieme ai trigliceridi, nonché la glicemia.

Come affrontare la rosacea

Come ogni patologia la rosacea può avere manifestazioni più o meno gravi, e dunque potrebbe richiedere terapie di diversa serietà. Ci sono comunque dei consigli che sarebbe bene seguire qualora si sia affetti da questa malattia cutanea. Anzitutto, la cosa migliore è diagnosticarla in maniera tempestiva. Per quel che riguarda la cura, i farmaci antinfiammatori a base di ivermectina e i dermocosmetici sono quelli più utilizzati. Ma anche gli antibiotici possono essere usati nei casi più seri. E’ bene mantenere la costanza durante la terapia.

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