Il salame è davvero nocivo per la nostra salute?

Il salame fa parte di quei salumi ricchi di grassi e conservanti che possono portare ad un aumento di peso e possono provocare il cancro

Il salame è un prodotto tipico della cucina italiana, apprezzato sia insieme ad altri salumi e formaggi come antipasto, che come alimento da consumare in velocità insieme ad un panino. Tuttavia, essendo molto calorico, non è indicato per chi è a dieta.

Il salame fa ingrassare

In 100 grammi di salame sono contenute circa 400 calorie, cifra che varia in base alla stagionatura del salume. Inoltre, durante la lavorazione della carne viene aggiunta una notevole quantità di grasso, che va dal 15% al 35% del prodotto totale. Proprio questa percentuale di grasso non può essere eliminata come invece si può fare per il prosciutto crudo, e va per forza consumata.

In aggiunta a tutto questo, il salame ha un’altra caratteristica: essendo una carne lavorata, al suo interno contiene un’alta quantità di sale e quindi di sodio. Se si mangia quotidianamente una grossa quantità di salame, si rischia di superare la quotidiana dose soglia di sodio, causando una maggiore ritenzione idrica e rendendo difficoltoso il dimagrimento. Inoltre, possono esserci dei rischi ancor maggiori per i soggetti ipertesi o per chi soffre di ipercolesterolemia.

Rischi per la salute

Si tratta di un prodotto finito che prima di giungere sulla nostra tavola viene sottoposto a lunghi processi di lavorazione, in cui vengono aggiunte varie spezie per insaporirlo e renderlo più gustoso.

Tuttavia, proprio ciò che rende il salame così amato, può rivelarsi assai pericoloso per la nostra salute. Il salame, infatti, viene sottoposto a processi di salatura, affumicatura, stagionatura ed è ricco di conservanti. Tutti questi passaggi lo rendono potenzialmente pericoloso per il nostro organismo, dato che aumentano i rischi di sviluppare un tumore all’intestino e all’apparato digerente.

Uno studio effettuato dall’IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) ha scoperto che i rischi sopra indicati si concretizzano se si consumano più di 50 grammi di salame al giorno. Le carni lavorate, infatti, aumentano il rischio di tumore al colon-retto del 18%.

Quello che medici ed esperti consigliano è di consumare il salame e gli insaccati in genere con moderazione. Piccole quantità di salame possono essere gustate saltuariamente senza alcun rischio per la salute. L’importante è consumare carni di qualità inserendole in una dieta equilibrata e completa.

Scritto da Renata Tanda

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