Tiroide: tutte le informazioni sul suo funzionamento

Un malfunzionamento della tiroide può manifestarsi anche con valori nella norma. Vediamo insieme le cause dell'ipotiroidismo.

La tiroide è un piccolo organo che si trova alla base del collo e che, nonostante le sue dimensioni ridotte, riveste un ruolo di grande importanza producendo una serie di ormoni necessari per il funzionamento dell’organismo.

Ipotiroidismo

Spesso i centri medici hanno a che fare con pazienti che lamentano sintomi collegati all’ipotiroidismo. Questi possono includere stanchezza, aumento di peso, perdita di capelli, intolleranza al freddo, costipazione, calo di concentrazione, depressione, pelle secca, sterilità, iperlipoproteinemia, mestruazioni irregolari, forti disturbi della memoria e dolori muscolari.

In alcuni pazienti con questi sintomi, i livelli di TSH e T4 possono essere regolari, spingendo i centri medici a escludere che si tratti di una bassa funzionalità della tiroide. Tuttavia, il metabolismo tiroideo è complesso e ogni passo può essere influenzato dalla nutrizione, dalle prescrizioni mediche e dallo stile di vita. Considerare tutti questi fattori può aiutare i medici a capire come mai alcuni pazienti possano avere sintomi dell’ipotiroidismo pur avendo i valori nella norma.

Ormone della tiroide

Il processo dell’ormone della tiroide inizia quando la ghiandola pituitaria del cervello produce l’ormone tireostimolante, conosciuto con la sigla TSH. Il TSH agisce poi sulla ghiandola della tiroide producendo gli ormoni tiroidei. I due ormoni principali della tiroide sono la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3).

Sebbene la ghiandola della tiroide produca più T4 (80%) rispetto a T3 (20%), T3 è al 300% più attivo di T4 ed è l’ormone responsabile dell’aumento del metabolismo. Infatti, parte di T4 viene convertita in T3 all’interno delle cellule corporee. Quando il cervello percepisce che la ghiandola della tiroide ha prodotto abbastanza ormoni, diminuirà la produzione di TSH. Attraverso questo concatenazione negativa di eventi, la produzione di ormoni tiroidei si abbassa.

Cause dell’ipotiroidismo

Possono insorgere dei problemi quando fattori esterni agiscono sul ciclo metabolico della tiroide, portando all’abbassamento dei livelli di TSH, a una minore produzione di T4 o a un’incompleta trasformazione di T4 in T3. Alti livelli di cortisolo causati dallo stress, per esempio, possono sopprimere la produzione di TSH provocando sintomi di ipotiroidismo dovuti a una bassa produzione di ormoni. La ghiandola della tiroide può apparire come normalmente funzionante se si analizza solamente il livello di TSH nel sangue ed è soppresso da alti livelli di cortisolo.

Anche la produzione di T4 può essere irregolare. T4 è prodotta dalla ghiandola tiroidea ed è costituita da iodio e dall’amminoacido tirosina. Se uno di questi due costituenti manca, la produzione di T4 può essere compromessa.

Anche la mancata conversione di T4 in T3 può sfociare in ipotiroidismo. Quindi è necessario che T4 venga convertita nel tessuto periferico del più attivo ormone T3 per evitare sintomi legati all’ipotiroidismo. La T4 viene convertita in T3 rimuovendo una molecola di iodio nella quinta posizione. Fattori come la deficienza nutrizionale e i medicinali possono inibire la conversione.

Deficienze nutrizionali di sostanze come iodio, ferro, selenio, zinco, vitamina A, riboflavina, piridossina e B12, insieme all’uso di alcuni medicinali come i beta bloccanti, la pillola anticoncezionale, gli estrogeni, gli agenti che contrastano lo iodio, il litio, la fenitoina e la teofillina possono inibire la conversione di T4 in T3. Altri fattori possono essere l’invecchiamento, l’alcool, l’acido lipoico, il diabete, il fluoruro, il piombo, il mercurio, i pesticidi, le radiazioni, lo stress e gli interventi chirurgici.

Cause secondarie

Sintomi di ipotiroidismo possono essere causati anche da fattori non collegati al metabolismo della tiroide. Fattori come il numero dei recettori della tiroide e la loro abilità di funzionare correttamente giocano un ruolo importante nel funzionamento della ghiandola. I livelli di cortisolo devono essere nella norma: i livelli di saliva al mattino dovrebbero essere da 3,7 a 9,5 ng/mL, mentre i livelli di vitamina D devono essere tra 50 e 70 ng/mL per far sì che i recettori della tiroide rispondano correttamente.

Anche il ferro è importante nella sintesi degli ormoni tiroidei. L’attività perossidasica della tiroide dipende infatti proprio da questa sostanza; quindi, una deficienza di ferro può portare all’ipotiroidismo. I livelli di ferritina devono essere tra 90 e 110 per permettere alla tiroide di avere un corretto funzionamento.

Questa panoramica sul metabolismo della tiroide aiuta a illustrare i numerosi fattori dietro i livelli di TSH e T4 che vanno valutati per capire il funzionamento della tiroide. Valutare il TSH, la T4 libera, la T3 libera, la reverse T3, gli anticorpi della tiroide, il cortisolo, la vitamina D, la ferritina, l’uso di medicinali e le abitudini alimentari può aiutare a determinare la causa dei sintomi tiroidei di un paziente e a sviluppare un piano di cura appropriato.

Le deficienze nutrizionali possono essere corrette, gli stili di vita possono essere indirizzati e i dosaggi medici possono essere aggiustati in base alla storia medica del paziente e ai valori di laboratorio. Se è necessario rimuovere la tiroide, esistono delle medicine in commercio che possono farne le veci oppure si può contattare un farmacista per preparare una terapia con specifiche quantità di T4 e T3 in base alle esigenze del paziente.

Scritto da Giusy Criscuolo

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