Cosa succede dopo uno stiramento?

di Gianfranco Di Mare

Performance Engineer

Due sono le priorità del periodo che segue uno stiramento muscolare: effettuare un buon recupero, con buone terapie, e recuperare poi la sicurezza nei propri mezzi.

Come sanno i miei tre lettori, le fibre muscolari che hanno subito uno stiramento si presentano con una sorta di discontinuità: un tratto della loro struttura, in corrispondenza della lesione, è stato sostituito – a recupero avvenuto – da una struttura fibrosa elastica, non contrattile, che assicura la continuità tensiva e strutturale col tessuto circostante. Considerando quello che era successo, una buona strategia.

In teoria un muscolo che ha subito uno stiramento è, dunque, meno funzionale di prima, perché ha perduto massa contrattile. Nella pratica, a meno che non parliamo di uno strappo piuttosto serio, le cose non stanno affatto così, e per diversi motivi:
un muscolo, con l’allenamento, varia le sue qualità anche a parità di fibre contrattili attive: dunque ogni carenza può essere compensata automaticamente; nessuno di noi ha muscoli completamente simmetrici: dunque la paura di uno “squilibrio” non ha fondamento; non dobbiamo guardare ad un muscolo come fosse il motore di un’automobile, e valutarlo esclusivamente in base ai suoi parametri meccanici: il sistema nervoso (sia nella sua componente centrale che periferica) deve considerarsi parte integrante sia della struttura che della fisiologia muscolare. Per noi è un gioco da ragazzi compensare variazioni funzionali meccaniche dovute – ad esempio – ad uno stiramento; pressoché in nessuna attività umana un muscolo si contrae da solo. Ogni movimento è il risultato di una catena cinetica nella quale una serie di muscoli – sinergici e antagonisti – si armonizza per ottimizzare il risultato: se e quando un muscolo diventa momentaneamente più debole, viene semplicemente modificato il rapporto di lavoro tra i vari gruppi muscolari.
Importante è che il recupero post-traumatico venga svolto come si deve: dopo di che potrete allenarvi, sforzarvi o gareggiare come se non aveste mai avuto incidenti.

Keep it goin’!

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