Dieta Flexitariana: benefici e controindicazioni

La dieta Flexitariana, regime alimentare amato dai Vip e non solo, aiuta a perdere peso. Ecco tutti i benefici e controindicazioni.

Una dieta con al centro l’alimentazione vegetale che modifica in modo sostanziale gli stili di vita, e non solo a tavola. La dieta flexitariana si può definire come una dieta onnivora in cui viene moderato il consumo di derivati animali. L’approccio sarà per alcuni aspetti similare all’alimentazione vegana e vegetariana. Ecco i benefici e le controindicazioni della flexitariana.

La dieta Flexitariana: benefici

Il termine Flexitariana deriva dalla fusione delle parole “flessibile” e “vegetariano”. Si tratta di uno stile di alimentazione che incoraggia a mangiare principalmente alimenti vegetali, ma che, allo stesso tempo e a differenza di quanto accade nell’alimentazione vegetariana e vegana, consente il consumo, seppur moderato, di cibi di origine animale. Favorisce inoltre, cosa non da poco, la sostenibilità alimentare. Ecco i benefici della dieta flexitariana.

I vantaggi della dieta flexitariana sono numerosi e tutti degni di nota. Innanzitutto si tratta di una dieta che può essere seguita da tutti. Non prevede un calcolo delle calorie, include tantissimi cibi (tra i quali numerosi alimenti vegetali ricchi di proteine) e non impone grosse limitazioni. Chiunque può sentirsi motivato a seguirla e rappresenta una scelta che fa bene alla salute.

Inoltre, un suo grande vantaggio è quello di essere uno stile alimentare rispettoso dell’ambiente: si tratta di un’alimentazione a vantaggio della sostenibilità.

Sappiamo bene come il consumo di carne – perlomeno quello eccessivo, che contraddistingue la società odierna – spinga agli allevamenti intensivi, una delle maggiori cause dell’inquinamento. Diminuendo il consumo di carne, si riduce anche la produzione di carbonio.

La dieta Flexitariana: controindicazioni

La dieta Flexitariana, come ogni altro tipo di regime con assenza di alcune proteine, ha dei svantaggi.

C’è chi potrebbe obiettare che ridurre il consumo di carne possa causare alcune carenze di nutrienti come la vitamina B12, lo zinco e il calcio. In realtà, si tratta di un rischio facilmente evitabile.

Basta consultare un medico o un nutrizionista che saprà consigliare quali siano gli alimenti vegetali più ricchi di proteine per introdurli nella propria dieta oltre a, nel caso, prescrivere degli integratori alimentari di vitamina B12. Inoltre, i sostituti della carne disponibili in commercio sono spesso fortificati con l’aggiunta di tali nutrienti.

Scritto da Chiara Sorice
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