Dieta ipocalorica miele

Il miele dal punto di vista nutrizionale è un dolcificante migliore rispetto allo zucchero. Contiene infatti minerali e vitamine e dolcifica maggiormente per cui ne basta poco per dare gusto alle bevande.

Il miele quindi può essere inserito all’interno di una dieta ipocalorica, salvo particolari indicazioni, tenendo presente che comunque è molto calorico, circa 304 calorie per 100 gr, per cui è meglio limitarsi ad un cucchiaino in sostituzione del comune zucchero bianco.

Il miele contiene vitamina C e 1,5% di saccarosio, mentre il resto è costituito da fruttosio e glucosio che non essendo legati insieme fanno sì che questo alimento venga digerito più facilmente rispetto allo zucchero.

Nell’ambito di una dieta ipocalorica è consigliato il miele crudo in quanto non essendo lavorato mantiene inalterate le sue qualità nutrizionali.

Inoltre il miele ha un effetto probiotico e quindi ricolonizza l’intestino di batteri buoni aiutando a combattere la stitichezza e a eliminare le tossine.

Il consumo in quantità ridotte tuttavia non permette di sfruttare al meglio tutte le sue proprietà nutrizionali. Contiene vitamina c e minerali tra cui il ferro, il calcio, il potassio e le vitamine del gruppo B. Per assorbire il ferro però è meglio non consumare il miele in abbinamento con la caffeina in quanto quest’ultima ne ostacola l’assorbimento.

In genere un cucchiaio di miele sostituisce 3 cucchiai di zucchero di canna, per questo ne basta meno per dolcificare.

Il miele aiuta a bruciare zuccheri e grassi in contemporanea perchè contiene acido gluconico che agisce nel fegato. Inoltre contiene anche oligosaccaridi, particolari tipi di carboidrati che aiutano a mantenere regolati i livelli di glicemia e a mantenere basso il colesterolo, quindi il consumo di questo alimento è consigliato ai diabetici.

Tra le varie qualità di miele quello di acacia sembra il più adatto ad essere inserito nell’alimentazione quotidiana, contiene fruttosio, zuccheri d’uva e zuccheri semplici e mantiene bassa la glicemia più di ogni altra varietà di miele.

Se si utilizza il miele in cucina è meglio utilizzare quello con basso livello di fruttosio e modularne la quantità in quanto il fruttosio diminuisce la sua dolcezza a contatto con il calore.

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