Dopo l’effetto Kate Moss avremo l’effetto Phelps?

La sentenza che in molti si attendevano è arrivata poche ore fa: la Federazione di nuoto Usa ha infatti sospeso per 3 mesi Michael Phelps per le foto dove fuma marijuana da una pipetta. "Abbiamo deciso di dare a Michael un messaggio forte perché ha deluso molte persone, in particolare le centinaia di migliaia di bambini che guardano a lui come un modello ed un eroe'', spiega la federazione in un comunicato pubblicato sul suo sito internet.

Eppure non tutti sono d'accordo sulla necessità di punirlo, sebbene colto in flagranza di reato. Tra gli sponsor ad esempio la Fina ha deciso di perdonarlo prendendo una strada opposta a quella della Kellogg's, altro suo sponsor, che invece ha già fatto sapere della volontà di non rinnovare il contratto col campione a fine mese quando scadrà il precedente accordo.

Si sta ripetendo insomma quel che accadde a Kate Moss, beccata anche lei da uno scatto furtivo poi sbattuto in prima pagina e punita da certi sponsor e ben pensanti, ma premiata da altri.
Alla Moss alla fine lo scandalo ha portato più fortuna che disgrazie come invece si era pensato subito dopo l'uscita dell'immagine e la rottura con alcuni sponsor, ma a livello sanitario è stato un disastro.

Esperti inglesi hanno pubblicato uno studio secondo cui dopo che il fatto è venuto alla luce si è registrato soprattutto tra le donne della middle class un'impennata nell'uso di cocaina e altre droghe, tanto che parlarono proprio di "effetto Kate Moss" per sottolineare come il successo, anziché la punizione, avevano alimentato nel pubblico l'illusione di maggior successo per chi utilizza sostanze illegali.

"In due anni il numero delle donne che si sono rivolte al Nhs è aumentato del 50%, fissandosi a quota 2.923", rivela infatti il sistema di monitoraggio dei trattamenti antidroga del Regno Unito sottolineando però che "il dato, rappresenta solo la punta dell'iceberg visto che fotografa solo le consumatrici che chiedono aiuto, ma fa il paio con un altro del ministero della Giustizia secondo cui si è avuto l'aumento di cinque volte, dal 2002 a oggi, delle denunce nei confronti delle donne trovate in possesso di cocaina."

Ora abbiamo Phelps, punito da alcuni ma osannato da altri. Se tra qualche mese gli esperti ci diranno che tra i giovani nuotatori c'è un'impennata di positivi a marijuana e droghe varie, non diteci che non sapete come mai o che non potevate prevederlo!

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