Epifania, il regalo giusto è tempo, amore e fantasia!

I regali esagerati non si addicono alla Befana. Lo dicono gli psicologi, ma anche la tradizione, secondo cui la vecchina che vola su una scopa e ha le calze tutte rotte, è l’unica vera amica dei bambini.

La Befana oculata, porta doni ricchi di fantasia, ma non troppo costosi, “perché – spiega la psicologa e psicoterapeuta che da tempo si occupa di bambini difficili Enza Cipollettaper i regali esagerati c’è già stato Babbo Natale e l’overdose di giocattoli rischia solo di far male“.

Il troppo stroppia sempre, anche se si tratta di cose apparentemente innocue o addirittura belle e piacevoli come un dono. In questo caso, l’eccesso, soprattutto se slegato da un contesto creativo, riduce la capacità di apprezzare la relazione con gli altri che diventano importanti solo in base al valore materiale di ciò che sono in grado di comprare“, aggiunge l’esperta consigliando ai genitori di “limitare le spese dell’Epifania e spendere, invece, un po’ più tempo per alimentare la fantasia dei figli più piccoli o cercare complicità con i più grandi“.
La Befana – dice infatti – è un’occasione anche per i genitori di rafforzare la relazione con i figli. Ma è necessario farlo utilizzando la fantasia. Se invece si pensa, magari attraverso un regalo costoso, di lenire i propri sensi di colpa per il poco tempo che si riesce a dedicare loro durante l’anno, allora si ottiene esattamente l’opposto. Si insegna ai piccoli a considerare tutto attraverso gli oggetti di consumo, mentre affettività e relazione non vengono valorizzati“. Un’idea che rischia di rendere anche gli adulti di domani meno capaci di avere relazioni positive. Fantasia, creatività, simboli sono gli strumenti di cui mamma e papà possono servirsi, continua Cipolletta.

Per la maggior parte dei genitori di oggi è un’impresa non da poco e qualcuno, convinto di far prima, sarà tentato dal regalo ricco e di moda, che magari costa più soldi, ma meno fatica. La psicologa prova, però, a venir loro in aiuto.

Se i genitori hanno un obiettivo di tipo religioso – suggerisce – possono ricorrere al mondo simbolico“, mettere insieme i Re Magi nel presepe ad esempio. Se invece hanno un obiettivo ludico basta “mettere le calze alla finestra, procurarsi una befanina che ride, raccontare storie fantastiche“. Non ci vuole molto: a volte basta solo un piccolo sforzo iniziale per liberare la propria fantasia un po’ impigrita e poi le idee vengono da sé. Uno sforzo che però vale la pena fare perché rende molto in termini educativi e di relazioni genitori-figli. Per l’esperta, infatti, “il danno grave quando tutto si riduce al regalo più alla moda è che il bambino rischia di considerare lo stesso genitore importante solo per ciò che dà, e questo sarà il segno di tutte le relazioni future“.

Via libera dunque alla fantasia di mamma e papà per doni e storie che amplifichino l’aspettativa, ma attenzione a non deludere. Se ad esempio si è spiegato che la Befana mangerà i biscotti lasciati per lei sulla finestra guai a dimenticarsi di toglierli prima del risveglio dei piccoli. “Ciò che si dice deve essere sempre legato a ciò che si fa“, avverte Cipolletta. Ma questo dovrebbe valere sempre e non solo per l’Epifania. Comunque, per questa festa in particolare “La fiducia deve essere alimentata – conclude – e va curato l’aspetto ludico della giornata“.
La buona notizia è che per farlo non è necessario spendere una fortuna.

Fonte: Adnkronos Salute

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