La ballerina prosperosa di Hayez

A proposito di critiche alla tv che porta alla ribalta il problema del peso per un ballerino, il giornalista del QN Enrico Gatta nel suo articoletto dedicato alla puntata di Academy in cui Leslie Giaquinta è stata messa in discussione per i suoi chili di troppo, ha chiamato in causa addirittura un famoso pittore italiano per difendere la causa dei ballerini dalle forme abbondanti.
Nessuno si poneva questi problemi nell’Ottocento – scrive infatti – se il pittore Hayez [quello de Il bacio, tanto per intenderci] ritenne di attribuire alla stella scaligera Carlotta Chabert, rappresentata come Venere, uno dei più monumentali sederi della storia dell’arte“.

Faccio notare che nel dipinto ora conservato presso il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto non viene ritratta mentre balla e che comunque cercando nel web tutti i link a “Carlotta Chabert” riportano al suo ritratto, ma non alla sua attività di ballerina.

Comunque è interessante rilevare che mettendo a confronto Carlotta Chabert e le tante altre ballerine over size per i canoni di oggi con le ballerine già più leggiadre di Edgar Degas, si può almeno dimostrare che l’ideale di bellezza per una ballerina è cambiato profondamente nel tempo.

È però cambiata anche danza e quello che si chiede di fare ai ballerini, ora concepiti come artisti ma anche atleti, per cui non si può dire se oggi Chabert sarebbe comunque un etoilé con lo stesso fisico.

Insomma il dibattito è aperto.

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