di Gianfranco Di Mare
Performance Engineer
Oggi vorrei parlare di un modo quantomeno intrigante di arricchire di qualità il nostro sistema nervoso e le nostre abilità, ed allo stesso tempo scoprire alcuni “automatismi” che utilizziamo più spesso nelle nostre giornate.
Il cervello, si sa, si nutre delle esperienze; si nutre soprattutto delle emozioni intense: più mettiamo passione in una cosa e più ci viene facile, la ricordiamo più a lungo, ne ricaviamo di più.
Pochi sanno, forse, che ogni volta che impariamo – ad esempio – un movimento nuovo il nostro cervello costruisce fisicamente nuove connessioni tra i suoi neuroni. Questo processo fa riferimento a dei meccanismi neuropsichici finalizzati a farci trovare sempre il modo migliore di compiere un gesto; migliore significa:
con maggiore accuratezza (meno errori) che richiede meno forza che richiede il coinvolgimento di meno muscoli che non stanca il sistema nervoso meno pensato
Provate a fare un’attività che per voi sia difficile: chessò, tenere una moneta tra pollice e indice di una mano e passarla progressivamente tra indice e medio, medio e anulare, anulare e mignolo, e tornare indietro, senza utilizzare l’altra mano: per la maggior parte delle persone che non hanno una preparazione specifica a questo genere di movimenti, si tratta di un giochino abbastanza impegnativo.
Facendo pratica per un po’ di minuti, soprattutto nei giorni successivi, ci accorgiamo che riusciamo progressivamente a farlo con meno errori, con movimenti più eleganti e semplici, con meno fatica: stiamo imparando.
Già essere un’entità che impara ha un fascino incommensurabile, se ci pensate… ma uno degli aspetti che mi intriga di più, in come siamo fatti, è che per ottenere questo risultato non dobbiamo fare niente di particolare: non ci sono tecniche speciali, trucchi o segreti. Non sapete fare un movimento? Basta provare a farlo, ripeterlo (anche se non riesce). Magicamente, il nostro inconscio trova da solo la strada giusta per acquisire questa nuova abilità. Risultato? Aumentano la nostra abilità, il nostro bagaglio motorio, la nostra intelligenza motoria, la ricchezza di connessioni del nostro cervello. Questo è particolarmente vero quando, ad esempio, utilizziamo le mani (come nei giochi con le monete, o anche con le carte), che sono la parte del corpo con la maggiore capacità di compiere gesti infinitesimali e complessi.
Domani parliamo delle abitudini quotidiane, con un giochino divertente. Coordinatevi 🙂
Immagine courtesy www.manuelmanna.it
