L'utopia sociale dei bambini di Min dit premiata con Amore e Psiche

Nella giornata dedicata ai diritti dei bambini, un film sulla capacità dei più piccoli di continuare a sognare un mondo migliore nonostante le tragedie a cui porta l’irrazionalità degli adulti vince il premio Amore e Psiche al MedFilm Festival 2010.
Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento è stato, infatti, il regista turco Miraz Bezar per aver realizzato “con sincerità e grande maestriaMin dit, un film sul dramma curdo durante gli anni ’90 e l’utopia sociale di due bambini, Gulistan e Firat, rimasti orfani dopo l’uccisione dei genitori. “I bambini – si legge nella motivazione della giuria della XVI edizione del Concorso per il Cinema del Mediterraneo – sono autentici, i loro sguardi, i loro silenzi sono più eloquenti delle parole. La luce, le inquadrature e i movimenti della camera si adeguano perfettamente alle situazioni messe in scena. L’autore rimane nell’ombra del suo film con eleganza“.

È una bella notizia, soprattutto in una giornata così particolare, perché invita a non dimenticare le ferite del popolo curdo vissuto come ogni conflitto sulla pelle dei bambini.

Tra gli riconoscimenti del MedFilm Festival, la Menzione speciale va alla pellicola di produzione francese Korkoro (Freedom) di Tony Gatlif, sulla tragedia di cui fu vittima la popolazione dei Rom durante le persecuzioni naziste. Il premio Espressione artistica è andato al libanese Balle perdue (Stray Bullet) di Georges Hachem, che racconta tutta la gamma di sentimenti che attraversano Noha, promessa sposa nel Libano del 1976 in piena guerra.

La Giuria internazionale del Concorso Documentari, presieduta dal fotografo Davide Monteleone, ha assegnato il premio Open Eyes a Muezzin di Sebastian Brameshuber. “Lo spettatore – si legge nella motivazione – s’immerge in un frammento della cultura islamica attraverso uno sguardo fresco e reale“. Il doc racconta il mondo sconosciuto che si nasconde dietro una preghiera, mostrando la formazione, la passione e lo studio della voce dei muezzin, che i musulmani devoti ascoltano cinque volte al giorno.
Per i cortometraggi, il premio Methexis è andato ad Habibi dell’italiano Davide Del Degan. Per la giuria, il regista “padroneggia bene tutti gli elementi del lessico cinematografico mettendoli al servizio di un’emozione. Passando dal registro comico a quello drammatico, questo cortometraggio è capace di regalare una speranza di futuro“.

Il premio Cervantes al cortometraggio più innovativo è andato invece alla produzione rumena Palmele di George Chiper, che racconta la vita solitaria e monotona di Emilia, una vecchia donna in pensione che ha perso tutta la famiglia in un incidente.

La Giuria ha inoltre assegnato il premio Nuovi talenti a Daniel Monzon, talentuoso regista iberico, mentre il Premio alla Carriera (consueto riconoscimento dedicato ad un protagonista del cinema internazionale proveniente dal Paesi Ospiti d’Onore dell’edizione in corso, che quest’anno erano Spagna e Libano), è andato alla regista, fotografa e giornalista libanese Jocelyne Saab. “Per il continuo ed incessante lavoro di ricerca sulla realtà“, si legge nella motivazione.

Fonte: Adnkronos

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