Lo zucchero bianco è a calorie vuote, nel senso che apporta calorie, ma nessun valore nutrizionale e inoltre è responsabile alla lunga di patologie a livello metabolico e cardiovascolare, colpa dei picchi glicemici che causa seguiti da rapidi crolli che non solo lasciano senza energia e più affamati di prima, ma che sono alla base di obesità e sindrome metabolica.
Il fruttosio, lo zucchero comunemente contenuto nella frutta, non è molto dissimile dallo zucchero, ma spesso se ne abusa ritenendolo meno calorico e molto più sano. In realtà il fruttosio contiene solo 10 calorie in meno rispetto allo zucchero bianco, ma ha dalla sua un più basso indice glicemico, 23 rispetto ai 57 dello zucchero classico. Per questo motivo andrebbe preferito il fruttosio al posto dello zucchero se si sta seguendo una dieta.
Il fruttosio tuttavia deve comunque essere consumato in piccole quantità, considerando che è contenuto nella frutta e quindi bisogna tenerne conto quando lo si utilizza per zuccherare caffè o altre bevande. Inoltre il fruttosio è contenuto anche in molti prodotti industriali, per questo motivo si rischia di abusarne senza accorgersene.
La dose corretta da non superare è di circa 50 gr di fruttosio al giorno e spesso eliminare o ridurre cereali e altri carboidrati, se si indulge nel consumo di questo dolcificante.
Oltre a compromettere i risultati della dieta un consumo eccessivo di fruttosio può provocare l’aumento dell’acido urico che in eccesso provoca gotta e problemi renali, poi incide sul fegato portando alla resistenza insulinica e alla malattia del fegato grasso.
Il fruttosio inoltre rappresenta un ottimo carburante per la proliferazione delle cellule tumorali.
Se si è a dieta quindi meglio non zuccherare le bevande, ma se proprio non se ne può fare a meno utilizzare piccolissime quantità di fruttosio o meglio di stevia che è un dolcificante a 0 calorie e non tossico anche se si eccede nelle quantità, ed evitare lo zucchero bianco il più possibile.
