Misuriamo la fatica… con l'orologio

Come dicevamo negli scorsi post, più lo sforzo compiuto è prolungato nel tempo (almeno alcuni minuti) e più la frequenza cardiaca ce ne dà una misura accurata.
Anche una serie di sforzi relativamente brevi ma ravvicinati nel tempo può essere ben misurata: è il caso, ad esempio, di una serie di allunghi di corsa sui 100 metri intervallati da 1′-2′ di recupero.

Detto questo, e nell’ipotesi di non possedere un cardiofrequenzimetro a fascia, poniamoci il problema di come misurare la frequenza cardiaca con un’accuratezza che si dimostri di utilità per i nostri allenamenti.

Gli errori da bilanciare, nell’individuazione della strategia di misura corretta, sono due:
Se il nostro sforzo è stato abbastanza lungo, appena ci fermiamo la frequenza cardiaca comincia a calare. Maggiore è il tempo di misura, più la misura si allontana dall’effettivo valore durante lo sforzo. D’altro canto, più è breve il tempo di misurazione, maggiore sarà il peso dei piccoli errori che possiamo compiere (li vediamo avanti).
Per la maggior parte delle situazioni, il tempo ottimale di misura si è dimostrato essere di 15″, e non inferiore ai 10″.
Una volta individuato un polso, come procedere dunque?

Immaginiamo di avere un orologio con la lancetta dei secondi (ma un display numerico andrà egualmente bene). Non è importante cominciare a contare quando la lancetta passa sul “12”: può partire da qualsiasi tacca del quadrante, o da qualsiasi numero vi sia simpatico.
Cominciate a percepire il polso mentre la lancetta non è ancora arrivata sulla tacca di riferimento.

Il battito da cui iniziare il conteggio non è quello in corrispondenza del quale la lancetta arriva sul segno, ma il primo che apprezzate dopo che la lancetta sia passata sul segno.

Anche nel caso limite in cui percepite un battito mentre la lancetta passa sulla tacca, escludete quel battito e cominciate a contare dal successivo.

Quando la lancetta passa sulla tacca di uscita, invece, includete tutti i battiti percepiti, anche quello che dovesse corrispondere al passaggio sul segno.

Contate i battiti in 15″, e moltiplicate per 4. Il gioco è fatto…

E se abbiamo un cronometro? Semplice: fate partire il tempo in corrispondenza di un battito, e cominciate a contare dal successivo.

Buon allenamento a tutti 🙂

Image courtesy sportmedicina.com

Lascia un commento

Via lo stress in un week-end con lo yoga (video) – parte sesta

Attacchi d’arte per superare lo Tsunami

Leggi anche
Contentsads.com