Pavarotti contro i problemi cardiaci

Il sistema cardiovascolare può trarre beneficio dalla musica classica. Lo scrive la rivista medica Circulation citando uno studio italiano condotto all’ Università di Pavia, dal team del Dr Luciano Bernardi. I ricercatori hanno monitoratole reazioni cardiovascolari di 24 volontari durante l’ascolto di alcune tracce di musica classica, tra cui la Sinfonia n. 9 di Beethoven, il Nessun Dorma dalla Turandot di Puccini, il Va Pensiero e La Traviata. Ai brani con un forte crescendo, come il Nessun Dorma, gli ascoltatori hanno risposto con un aumento della pressione sanguigna e un’accelerazione del battito cardiaco.

L’aria Libiam Nei Lieti Calici de La Traviata aiuterebbe il cuore a sintonizzarsi su una giusta frequenza cardiaca, combattendo così le aritmie.

Più serate all’opera per tutti quindi!

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