Pellegrini, Idem e Bianchedi: donne, acrobate per sport

La rubrica Sportivamente – pensieri e parole sullo sport, questa settimana non poteva che essere dedicata alle sportive protagoniste di Acrobate, il libro voluto dalla SIGO (Società Italiana di ostetricia e ginecologia) presentato a Roma martedì.

Il tema dello sport in "rosa" raccontato in chiave personale da donne famose è infatti uno dei più rilevanti fra quelli affrontati nel volume.

Federica Pellegrini ad esempio parla del desiderio di maternità in chiave del tutto personale. "Ho già realizzato il mio sogno più grande che era quello di vincere l'oro olimpico, – si legge nel testo – ma voglio anche diventare mamma e senza aspettare troppo". Federica, parla poi del duro lavoro che ci è voluto per arrivare a certi risultati nello sport, ma anche della bellezza che considera "un valore" a patto di "essere consapevoli dell'uso strumentale che se ne può fare per il lancio nel mondo delle spettacolo e senza diventare schiave del mito della velina".
Dal desiderio di maternità di Federica si passa alla maternità realizzata di Josefa Idem che di acrobazie tra figli e attività ne fa parecchie ma tutte ben riuscite. "Continuare a raggiungere traguardi importanti , anche da mamma, è possibile.  – racconta infatti la Idemma è indispensabile poter contare sulla collaborazione familiare. Il rapporto di complicità e scambio dei ruoli con mio marito, che è anche il mio allenatore, è alla base del mio successo sportivo."  "Insomma, – chiosa la campionessa – sport e maternità vanno d'accordo, ma servono regole e attenzioni particolari".

E di regole precise parla infine anche Diana Bianchedi nella parte del libro che la riguarda. La campionessa olimpica di fioretto a Barcellona (1992) e Sydney (2000) e prima donna a ricoprire la carica di vicepresidente del CONI, ha raccontato delle possibili difficoltà nel conciliare la gravidanza con l'attività fisica se non si rispettano regole e accorgimenti particolari. "Per un'atleta è fondamentale pianificare con attenzione la scelta di diventare madre, pena sacrificare la carriera." dice Binachedi "per noi è quindi importante utilizzare la contraccezione in modo consapevole. Non a caso lo sport è all'avanguardia su questi temi: è tradizione, ad esempio, che all'arrivo al villaggio olimpico gli atleti ricevano anche dei preservativi: un invito alla protezione e alla responsabilità" ricorda la fiorettista.

Ricordo che il libro Acrobate è già in libreria e il ricavato dalla vendita sarà devoluto a favore di progetti a favore delle donne in difficoltà.

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